SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la visita ai malati fatta nei giorni scorsi, ieri, Giovedì 21 Marzo, alle ore 10:00, si è svolto, presso l’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, un incontro tra il personale sanitario ed amministrativo del nosocomio rivierasco e il vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani.
Al centro del dibattito la relazione con i pazienti e la creazione di una comunità attenta, solidale, che si fa prossima a chi è nel bisogno, nella malattia, nella fragilità.
Presente anche padre Silvano Nicoli, cappellano dell’Ospedale, che ha ringraziato gli operatori che lo hanno aiutato a ricominciare il suo servizio pastorale in Ospedale dopo l’emergenza della pandemia.

Queste le parole del Vescovo Bresciani: “Al centro del nostro agire deve esserci sempre la persona. A maggior ragione qui in Ospedale, un luogo in cui avete a che fare con la malattia, la sofferenza, la fragilità. L’Ospedale viene costruito per i pazienti, non per i sanitari. Il vostro modo di vivere la relazione con il paziente è fondamentale.
È importante che creiate una comunità solidale, che sappia farsi prossima a chiunque venga a contatto con voi, che sia pronta professionalmente ed umanamente. Anche quando questo costa fatica, anche quando avremmo tutte le ragioni essere arrabbiati o delusi o stanchi. La prima obbedienza, infatti, è alla realtà, perché non posso sceglierla. Le situazioni che ci troviamo a vivere non sempre possiamo cambiarle. Pensate a una persona che ha un tumore: non possiamo farci nulla. Ma il modo in cui io mi relaziono a quella persona e al suo problema può cambiare la situazione: avvicinarmi al paziente con delicatezza o in maniera scontrosa può fare la differenza; mostrare pazienza anziché stanchezza può fare la differenza; fermarsi ad ascoltare e dire una parola di speranza anziché andare di fretta può fare la differenza”.

Al termine delle parole pronunciate da Mons. Bresciani, è stato lasciato spazio alle domande dei sanitari e, a seguire, alle ore 11:00, è stata celebrata una Santa Messa presso la Cappella dell’Ospedale.

Durante l’omelia Mons. Bresciani ha pronunciato parole di speranza: “Non siamo soli. Nel bisogno abbiamo qualcuno che è vicino a noi. E nel bisogno possiamo sempre fare qualcosa per gli altri, come Dio in Gesù Cristo ha sempre fatto per ciascuno di noi“.

Durante le preghiere dei fedeli, padre Silvano Nicoli ha pregato soprattutto per gli operatori sanitari: “Invochiamo la tua presenza in mezzo a noi, Signore, affinché ascoltiamo sempre la tua parola e ci lasciamo guidare dal Tuo Spirito. Ti preghiamo, inoltre, Signore, per tutto il personale medico, paramedico e per tutti gli operatori della sanità, affinché siano sempre Illuminati e sostenuti dalla tua Parola e dalla tua Grazia.
Ti preghiamo poi, o Signore, per tutti i nostri defunti, per chi qui in Ospedale ha lavorato, spendendo la propria vita, e oggi vive nella Tua pace”.

Prima della benedizione finale, l’assemblea ha rivolto una preghiera a San Giuseppe Moscato, il medico santo, chiedendo che tutti gli operatori sanitari si ispirino a lui per vivere il loro servizio, la loro missione, con la sua stessa carità, con la sua stessa santità.

Prima di congedare i presenti, padre Silvano Nicoli ha concluso: “Ringrazio il vescovo per la sua presenza in questi giorni. Camminare nei reparti ed incontrare tutti è stato molto importante. Credo che abbiano gradito tutti: medici, infermieri, ma soprattutto i malati. Buona Pasqua a tutti!”.

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