La festa di San Giuseppe evoca in me particolari emozioni in quanto, anni fa, proprio in corrispondenza di questa solennità, ho perso una sorella diciottenne, Olga, che i miei genitori, nella loro fede e devozione al Santo, hanno affidato alla Sua intercessione. Il “casto giglio bianco”, simbolo di purezza, che appare nelle immagini di san Giuseppe, rappresenta un po’ anche l’innocenza di mia sorella scomparsa in età adolescenziale.

Il 19 marzo di ogni anno la Chiesa onora San Giuseppe, Santo dichiarato patrono della Chiesa da Papa Pio X.
San Giuseppe è colui che ha accolto e protetto Maria e Gesù.
Oggi san Giuseppe, proprio per aver onorato al meglio il compito di padre, è diventato, anche nel mondo laico, il protettore dei padri di famiglia. Dunque, in quest’occasione, il mondo cattolico e quello laico s’incontrano e omaggiano la figura di Giuseppe, del padre (Festa del papà).
Uomo umile, retto, con una fede incrollabile, falegname di mestiere, Giuseppe è ricordato non per miracoli o bei discorsi ma, per le sue azioni. Il “fare” è stata la sua caratteristica.
“Ma non solo – dice Il Vescovo Bresciani durante l’omelia nella chiesa consacrata al santo – Giuseppe è stato un uomo buono. Quando si è trovato davanti al dubbio, quando si è trovato a decidere se prendere con sé Maria incinta, ha deciso di risolvere la situazione in modo indolore. Ha pensato al bene di Maria, perché l’amava. E quando ami una persona, non le fai del male, bensì la proteggi, la accogli e provi a comprenderla”. E chissà quanto bisogno ci sia oggi di un agire come il Suo!


Il vescovo Carlo Bresciani ha presieduto nella chiesa di San Giuseppe a San Benedetto del Tronto, la Messa delle ore 19:00.
Hanno concelebrato Padre Mario Amadeo e Padre Silvano Nicoli.  Ha prestato il suo servizio anche il diacono Water Gandolfi.

In quest’occasione, il Vescovo ha evidenziato come il disegno divino si sia  compiuto nella figura di San Giuseppe. La Prima Lettura narra di come il Signore abbia mandato il profeta Natan a comunicare a Davide di avergli assegnato un importante ruolo futuro. Giuseppe, infatti, discende da Davide, attraverso Giacobbe (Mt 1,16). Dice il Signore a Davide: “edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre” (2Sam 7).
Dunque il Signore, come preannunciato, mette Giuseppe a capo della famiglia della Chiesa Cattolica.

Ma San Giuseppe, proprio per il Suo riconoscimento di “buon papà”, viene celebrato anche dal mondo laico, che ha voluto far cadere la “Festa del papà” nella giornata a Lui consacrata.
Il Santo Padre dice che “tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà”. Poi ancora: “San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in ‘seconda linea’ hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza”.


Al termine della Santa Messa, il parroco don Mario Amadeo, ha invocato presso il Signore la protezione della Sua famiglia: quella dell’intera umanità, di cui degno rappresentante è San Giuseppe.
Ha inoltre ringraziato il Vescovo Bresciani per la sua partecipazione e per rappresentare in maniera attiva la figura di Padre della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone  – Montalto. In segno di gratitudine don Amadeo ha omaggiato Mons. Bresciani con un’immagine di gesso della Sacra Famiglia.

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