MONTALTO DELLE MARCHE – Una nuova stagione di teatro e musica attende il pubblico al Teatro Comunale di Montalto delle Marche, teatro della fiaba e della poesia, dal 16 marzo al 24 maggio 2024 su iniziativa del Comune e dell’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiC. Il borgo storico di Montalto delle Marche è stato selezionato come borgo pilota della Regione Marche nell’ambito dell’investimento “Attrattività dei Borghi” del MiC – linea di azione A del PNRR. Montalto delle Marche è quindi protagonista di un piano di rigenerazione che porterà nell’area una radicale trasformazione urbana, sociale, culturale ed economica, da attuarsi entro il 2026. Titolo del progetto: Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future. AMAT è uno dei partner del progetto.

«L’avvio di questa stagione teatrale rappresenta per noi un momento davvero importante, che rientra a pieno titolo tra le azioni del progetto Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future. Ospiteremo quindi spettacoli teatrali e iniziative collaterali di rilievo, anche attraverso residenze artistiche e il coinvolgimento costante della comunità montaltese. Grazie allora al partner di progetto AMAT per aver intrapreso insieme a noi questa entusiasmante percorso. Siamo convinti che il teatro di qualità che AMAT garantisce – con una programmazione pensata e costruita in linea con la filosofia del progetto Metroborgo – rappresenti uno degli strumenti più efficaci per avvicinare i cittadini al mondo della cultura e renderli quindi protagonisti diretti di questo percorso di cambiamento in atto. Felici, infine, che il primo spettacolo in cartellone sia proprio legato all’ambito della poesia, con protagonista Davide Rondoni, ormai prezioso amico di Montalto, che a settembre scorso ha intitolato con noi il Teatro Comunale come “Teatro della Fiaba e della Poesia”» – dichiara Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche.

«Superate finalmente le emergenze degli ultimi anni – dichiara Piero Celani, presidente AMAT – il teatro torna a raccogliere ovunque nelle Marche apprezzamento crescente. Gli interventi messi in campo dall’AMAT ne sono sicuri ingredienti. Non solo un’offerta capillare di alta qualità artistica, ma la nostra naturale attitudine al dialogo con i territori e una lunga esperienza nell’attivare, facilitare e collaborare attivamente a progetti specifici come Metroborgo MontaltoLab, grazie a cui il piccolo borgo di Montalto delle Marche – borgo pilota della Regione Marche nell’ambito dell’investimento del Ministero della Cultura “Attrattività dei Borghi” sul PNRR – diventa protagonista di un piano che, in un biennio, porterà nella sua area importanti trasformazioni urbane ma anche sociali, culturali ed economiche».

Il sipario si apre il 16 marzo su Tipi pasoliniani, letture e canzoni dove David Riondino e Davide Rondoni – autori di una trasmissione radiofonica Rai con lo stesso titolo – fanno un viaggio dentro e fuori la figura controversa e profetica di Pier Paolo Pasolini i suoi testi, poetici e non, le parole di chi lo ha attaccato e tra testi e canzoni che in qualche modo suscitano ancora la presenza e la voce di tipi pasoliniani tra noi. Rondoni e Riondino, alternando commozione e ironia, offrono un personale ritratto del poeta e intellettuale nato nel 1922 e ancora fonte di riflessione e discussione.

Settanta volte sette in scena il 19 aprile è uno spettacolo di disarmante bellezza di Controcanto Collettivo su tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Gli attori Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca, che firma anche la regia, raccontano la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. La pièce racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.

Il 10 maggio è la volta di Shakespearology di Sotterraneo, con la scrittura Daniele Villa, un’incursione dissacrante ed esilarante nella figura di William Shakespeare e della sua arte, un one man show affidato al carisma e all’intensità interpretativa di Woody Nery. Una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.

La stagione si avvia alla conclusione il 24 maggio con la musica de I LedaEnrico Vitali, Serena Abrami, Fabrizio Baioni e Giorgio Baioni – che offrono un percorso vocale e sonoro al termine di una residenza artistica presso il Teatro di Montalto, che per qualche giorno diviene studio di registrazione a cura dei sound designers Marco Olivieri e Manuele Marani. Durante la residenza, la band ha modo di imprimere un primo assaggio della colonna sonora scritta e composta per l’opera Don Chisciotte ad ardere, progetto triennale ideato da Ermanna Montanari e Marco Martinelli del Teatro delle Albe al quale i Leda hanno preso parte. Il contenuto di tali registrazioni verrà fatto ascoltare dal vivo insieme ad altre suggestioni sonore, sia inedite sia legate ai due album all’attivo del gruppo. In questa occasione sarà possibile avere in anteprima un “disegno memoria”, una visione artistica che si lega alla musica dei Leda per l’ep che nascerà dal lavoro di residenza.

In attesa dell’avvio della stagione teatrale, il 9 marzo alle ore 16 a teatro ha luogo l’openday di Metro Teatro. Montalto Lab, incontro di presentazione del corso gratuito di Teatro di comunità (età minima 18 anni). Un percorso laboratoriale creativo curato dalla Casa di Asterione per sviluppare cultura e ricontaminare di nuovo senso i paesaggi che abitiamo (info 370 1567741 – ingresso gratuito).

Prevendite biglietti presso Infopoint 338 2294521, 0736 828015 int. 7 (tre giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 18 alle ore 20) e biglietterie circuito AMAT/vivaticket, anche on line. Inizio spettacoli ore 21.

16 MARZO TIPI PASOLINIANI
con David Riondino e Davide Rondoni
produzione Giano

Tipi pasoliniani è un momento di spettacolo, di letture e canzoni dove Davide Rondoni e David Riondino – autori di una trasmissione radiofonica Rai con lo stesso titolo – fanno un viaggio dentro e fuori la figura controversa e profetica di Pier Paolo Pasolini i suoi testi, poetici e non, le parole di chi lo ha attaccato e tra testi e canzoni che in qualche modo suscitano ancora la presenza e la voce di tipi pasoliniani tra noi.
Dopo il tour di “tipi danteschi” dello scorso anno, seguito anch’esso di una trasmissione radio Rai, Rondoni e Riondino, alternando commozione e ironia, offrono un personale ritratto del poeta e intellettuale nato nel 1922 e ancora fonte di riflessione e discussione.

19 APRILE SETTANTA VOLTE SETTE
drammaturgia originale Controcanto Collettivo
ideazione e regia Clara Sancricca
con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti
Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca
voce fuori campo Giorgio Stefanori
scenografia Controcanto Collettivo con Antonia D’Orsi
costumi Francesca Di Giuliano
disegno luci Cristiano Di Nicola
uno spettacolo di Controcanto Collettivo
produzione Progetto Goldstein
con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo
Verdecoprente Re.Te. 2017

Spettacolo vincitore I Teatri del Sacro 2019
Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.
Con Settanta volte sette il nostro collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto ci sembra essere giunto a un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accorda alla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole. Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protesta contro l’assunto che al male vada restituito il male. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana. Clara Sancricca

10 MAGGIO
SHAKESPEAROLOGY
concept e regia Sotterraneo
in scena Woody Neri
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
produzione Sotterraneo
sostegno Regione Toscana, MiC
residenze artistiche Centrale Fies_art work space, CapoTrave/Kilowatt
Tram – Attodue, Associazione teatrale pistoiese
Sotterraneo fa parte del Progetto Fies Factory
del Network Europeo Apa – Performing Europe 2020
ed è residente presso l’Associazione teatrale pistoiese

È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina. Partiamo dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare. Certo, non sarà il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma se riusciamo a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito. Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.

Shakespearology di Sotterraneo è un’incursione dissacrante ed esilarante nella figura di William Shakespeare e della sua arte, un one man show affidato al carisma e all’intensità interpretativa di Woody Nery […] Shakespearology di Sotterraneo condisce l’orizzonte del divertissement con un affondo nei meccanismi stessi e nella pratica di fare teatro, messa in mostra, mentre è in azione, nei suoi dispositivi drammaturgici e di scrittura dei personaggi, nella relazione fra gli attori, nel coinvolgimento del pubblico. Un azzardo, il teatro, ieri come oggi, a cui però chiediamo ancora di farci scoprire l’ignoto. Valentina De Simone, “la Repubblica”

24 MAGGIO [progetto di residenza]
LEDA
DON CHISCIOTTE AD ARDERE
SOUNDTRACK & ALTRE STORIE
Leda sono
Enrico Vitali, Serena Abrami, Fabrizio Baioni e Giorgio Baioni
tecnico del suono Manuele Marani
missaggio dei brani registrati durante la residenza
a cura dei sound designers Marco Olivieri e Manuele Marani
Don Chisciotte ad ardere è un progetto ideato e diretto da
Ermanna Montanari e Marco Martinelli / Teatro delle Albe
su commissione di Ravenna Festival

I Leda offrono un percorso vocale e sonoro al termine di una residenza artistica presso il Teatro di Montalto delle Marche, che per qualche giorno diviene studio di registrazione a cura del sound designer Manuele Marani. Durante la residenza, la band ha modo di imprimere un primo assaggio della colonna sonora scritta e composta per l’opera Don Chisciotte ad ardere, progetto triennale ideato da Ermanna Montanari e Marco Martinelli del Teatro delle Albe, di cui i Leda sono con grande piacere parte. Il contenuto di tali registrazioni verrà fatto ascoltare dal vivo insieme ad altre suggestioni sonore, sia inedite sia legate ai due album all’attivo del gruppo. Per questa occasione sarà possibile avere in anteprima un “disegno memoria”, una visione artistica che si lega alla musica dei Leda per l’ep che nascerà dal lavoro di residenza.

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