ACQUAVIVA PICENA – Giovedì 22 febbraio, l’Ente Associazione Palio del Duca, durante la serata culinaria dedicata all’umido tenutasi presso il ristorante “Azzurro” di Acquaviva Picena, ha informato i numerosi presenti dell’importante traguardo raggiunto: l’approvazione da parte della Camera dei Deputati di una legge che riconosce il valore delle rievocazioni storiche.

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità, il riconoscimento delle Rievocazioni Storiche. L’Italia riconosce il valore culturale, promozionale, sociale delle manifestazioni di tradizione. La Legge, inevitabilmente, riguarda anche “Sponsalia”, la Rievocazione di Acquaviva Picena, che dal 1988 l’Ente Associazione Palio del Duca, con dedizione, coraggio e passione organizza per la salvaguardia della storia, della cultura e della tradizione, non soltanto acquavivana, ma anche regionale. “Dopo anni di falliti tentativi e di proposte mai arrivate all’esame, finalmente lo Stato riconosce il valore delle Rievocazioni Storiche. La Camera dei Deputati ha difatti approvato all’unanimità la proposta di legge avanzata dagli onorevoli Caparvi e Mollicone, con la quale le manifestazioni vengono riconosciute come “componenti fondamentali del patrimonio culturale, storico, sociale, di tradizione, di memoria ed economico dell’Italia” e come “elemento qualificante per la formazione e per la crescita culturale della comunità nazionale”. Un grazie ai due parlamentari ed al dinamico gruppo di lavoro, espressione delle associazioni regionali, che ha attivamente collaborato alla stesura ed alla qualificazione del testo normativo: Carlo Paolocci (Umbria), Andrea Monteriù (Marche), entrambi presenti in aula durante i lavori e al momento della votazione, Roberta Benini (Toscana), Giannantonio Braghiroli (Emilia Romagna) e Antonio Tempesta (Lazio)”. “Finalmente”, prosegue Giovanni Martinelli, presidente dell’Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche, “Le nostre manifestazioni non saranno più relegate nel ristretto ambito del folklore, ma saranno patrimonio della cultura e della promozione turistica italiana”. La Legge delega al governo l’adozione di norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale in conformità alle direttive UNESCO di Parigi 2003, che intendono individuare e riconoscere i patrimoni culturali tradizionali (feste, saperi, tecniche, pratiche, espressioni orali) custoditi e riprodotti dai gruppi e dalle comunità quali aspetti irrinunciabili della loro identità e memoria culturale. Ora le norme attuative. Presso il Ministero della Cultura sarà istituito un comitato tecnico – scientifico, sarà tenuta un’anagrafe degli enti promotori e delle manifestazioni, sarà regolamentato l’uso delle armi storiche nei corteggi, annualmente sarà approvato un calendario ufficiale degli eventi riconosciuti.

Le Regioni saranno chiamate ad armonizzare, nel loro territorio, i contenuti della legge (in questo contesto, fondamentale il ruolo delle associazioni regionali: nelle Marche l’A.M.R.S. è stata riconosciuta già da anni con apposita legge) e promuovere la cultura della rievocazione storica nelle scuole. Un grande traguardo raggiunto, un passo fondamentale per dare valore e riconoscimento a una tradizione che esalta a tutti i livelli di ricerca storica, aggregazione sociale, promozione turistica, apporto economico.

Il presidente dell’Ente Palio del Duca di Acquaviva Picena, cav. Nello Gaetani, dopo aver dato questa importante notizia, ha ringraziato tutti i partecipanti alla cena, il Direttivo, i soci, il maestro Saverio Magno della Commissione artistica e l’ing. Maurizio Medori della Commissione storica e storico-scientifica. Proprio l’ing. Medori ha raccontato la storia delle due pietanze, che sono state le protagoniste delle prime due serate culinarie: il baccalà e lo spezzatino. Medori: “Il baccalà, lo stoccafisso e lo spezzatino erano un tempo cibi per poveri, ora non è più così. La scoperta delle due lavorazioni per la conservazione del merluzzo che venivano utilizzate in Norvegia in epoche remote, le quali poi portavano e portano tutt’ora al risultato finale del baccalà e dello stoccafisso, si deve ad un navigatore veneziano, il quale si ritrova durante una tempesta a stabilirsi momentaneamente in un fiordo norvegese. Tornato a Venezia parla con i Dogi di questa particolare lavorazione di conservazione, ma all’inizio non trova “terreno”, si dovrà aspettare il Concilio di Trento, dopo il quale a seguito dell’approvazione di una regola che stabilisce il digiuno, c’era il bisogno di trovare cibi alternativi. Il baccalà e lo stoccafisso hanno molte varianti e nomi diversi, a seconda della zona d’Europa. Per quanto riguarda lo spezzatino, è stata ritrovata il Mesopotamia, su di una tavoletta, la più antica ricetta dello spezzatino, con il passare degli anni i metodi di cottura sono un po’ variati. Il cibo nel Medioevo era diverso tra quello per i poveri e quello per i ricchi, lo spezzatino, appunto, era ricavato dagli scarti della carne che era comprata dai ricchi. La carne di manzo era destinata alla bassa plebe, ai villani, perché nel Medioevo si pensava facesse venire la depressione”. L’Ente Associazione Palio del Duca invita alla prossima serata culinaria: “Serata selvaggia”, il 21 marzo. Per info e prenotazioni: 0735/764115 – 335370870 – www.paliodelduca.it -sponsaliapaliodelduca.com .

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