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Parrocchia Cristo Re, Alessandra, Danilo, Samuele, Alessio e Edoardo: “Grazie Papa Francesco per il sorriso, per lo sguardo buono e gioioso e per la Tua carezza, la carezza della bontà”

Di Alessandra, Danilo, Samuele, Alessio e Edoardo, Parrocchia Cristo Re, San Benedetto del Tronto

DIOCESI – Come si racconta un’emozione?
Le gambe che tremano, il cuore che batte veloce, le parole che si perdono e non trovano la strada per uscire ordinate.
Pensare che una stretta di mano possa provocare tutto questo non è facile, lo diventa però se si immagina di stringere la mano del Santo Padre, di Papa Francesco.
Dal 1974, su iniziativa del Pontefice di allora Papa San Paolo VI, vige la tradizione che alcuni ragazzi dell’AC si rechino in Udienza Privata dal Santo padre per porgere gli auguri natalizi. Un incontro speciale, al quale è prevista la partecipazione di sole dodici diocesi, un incontro ristretto, intenso e molto significativo, a cui anche a noi è stata data la possibilità di partecipare. Siamo arrivati in quella sala, agitati ed emozionati. Samuele, in particolare, era preoccupato e noi cercavamo di tranquillizzarlo, ricordandogli le persone a noi più vicine, a cui avremmo raccontato questa magica esperienza. Sì, perché è anche così che si vince la tensione, tenendosi nel cuore le persone che ci vogliono bene.

Lo sguardo sereno e dolce del Papa, la carezza della Sua mano hanno rappresentato per noi l’incontro con la bontà, con la pace ed è proprio in quel momento che abbiamo sentito con noi la gioia di casa nostra, fatta della certezza dei doni di cui siamo grati, che non ci fanno sentire mai soli e smarriti, che sono gli amici che ci restano sempre accanto, gli insegnanti che si commuovono per noi, quelli speciali che si preoccupano di mandarci regali in ospedale a Natale, o il don che viene a trovarci, solo per rassicurarci, i catechisti che sono sempre presenti nei momenti difficili…e in quelli di gioia, come una famiglia. Così l’Incontro ci ha ricordato quanto siamo fortunati a conoscere la bontà, l’amicizia e la presenza.

Il Papa ha detto “Amare Dio e amarci tra noi: solo così il mondo ritroverà la luce e la pace di cui ha bisogno, come cantavano gli angeli a Betlemme (cfr Lc 2,14). Amare Dio e gli altri: in famiglia, in parrocchia, a scuola e lungo le strade che percorrete ogni giorno, per aiutare tutti a credere che è ancora possibile cambiare rotta, scegliere la vita e tornare a sperare.” Grazie Lorenzo , grazie Silvia e Rosario, grazie don Gianluca, grazie per questo sogno realizzato e grazie a tutti quelli che continuano a realizzare le nostre speranze. Soprattutto Grazie Papa Francesco per il sorriso, per lo sguardo buono e gioioso e per la Tua carezza, la carezza della bontà.

Redazione: