SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Manca meno di una settimana alla Festa di San Benedetto Martire, patrono della città di San Benedetto del Tronto. Quest’anno l’entusiasmo è alle stelle, sia per il tema a cui la festa è dedicata, “San Benedetto del Tronto, una storia di cambiamenti”, sia per il nuovo Comitato Feste della Parrocchia che è stato appena nominato e registrato.
Ne parliamo con don Guida Coccia, parroco della Parrocchia di San Benedetto Martire.

Qual è il tema dell’edizione 2023 della Festa di San Benedetto Martire?
“San Benedetto del Tronto, una storia di cambiamenti”: è questo il titolo che abbiamo dato a questa edizione. Ci pare che in questo periodo a livello ecclesiale, sia in ambito nazionale che internazionale, ci sia una grande spinta al cambiamento e crediamo anche che la pandemia forse abbia accelerato alcuni processi che erano già in essere ma di cui forse eravamo ancora poco coscienti. In quest’ultimo mese abbiamo anche riflettuto molto sulle parole che papa Francesco nel 2015 ha pronunciato quasi inaspettatamente: “Non stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”. Sebbene all’inizio io personalmente non abbia dato troppo peso a questa dichiarazione, nel tempo mi sono reso conto della sua profonda veridicità e ho compreso anche che, quando c’è un cambiamento di questa portata, la società e, quindi anche la Chiesa che ne fa parte, è portata a vivere con timore le vicende quotidiane: quando infatti non si sa che cosa ci si debba aspettare dal futuro, si vive il presente con ansia e paura. Scegliendo questo tema, allora, abbiamo voluto dare un segno di speranza e anche un’esortazione a considerare ogni cambiamento non tanto come un limite o un problema, bensì come un’opportunità di crescita, come un momento che ci fa acquisire qualcosa in più, non che ci fa perdere qualcosa.
A tal proposito faccio un esempio. La nostra San Benedetto del Tronto, come la storia personale di ogni uomo, si identifica proprio con un cambiamento. Quando pensiamo alla nostra città, pensiamo al mare e a tutto quello che è ad esso legato: la riva, la spiaggia, i turisti, i frutti di mare, … Anche il nostro giornale diocesano, ad esempio, si chiama “L’Ancora On Line”! Eppure, non più di un secolo fa, i cittadini del nostro borgo vivevano principalmente di agricoltura ed allevamento e non conoscevano ancora tutte le risorse che il mare poteva dare loro. Se i Sambenedettesi non avessero accolto questo cambiamento, oggi non saremmo quelli che siamo.

A proposito di cambiamenti, la Parrocchia da lei guidata ha da poco nominato e registrato un nuovo Comitato che curerà i festeggiamenti in onore di San Benedetto Martire. Quando e come è stato istituito?
Da dodici anni a questa parte l’Associazione “Amici del Paese Alto” ha curato l’organizzazione dei festeggiamenti in onore del nostro patrono, ma a metà agosto abbiamo saputo che non avrebbe più proseguito. Si è reso quindi necessario trovare un’alternativa, un ente che si occupasse di tutto e anche in tempi rapidi, vista l’imminenza della festività, un organo che fosse sì di mia nomina, ma che per certi aspetti fosse anche indipendente dalla Parrocchia e potesse quindi agire autonomamente. Così lo scorso 14 Settembre è nato ufficialmente il Comitato per i Festeggiamenti San Benedetto Martire, registrato presso l’Agenzia delle Entrate della città. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che negli anni precedenti hanno organizzato la festa per il nostro patrono e, seppur tra mille difficoltà, hanno proseguito un’antica tradizione. Ora ci rendiamo conto di quanta fatica e quanto impegno richieda la preparazione di una festa e voglio quindi esprimere immensa gratitudine a chi finora se ne è fatto carico.

Chi fa parte del Comitato?
Siamo in sette. Io sono il presidente, in quanto parroco, ma ho cercato, per quanto possibile di rendere il Comitato il più autonomo possibile. Per tale ragione ho nominato presidente delegato Daniele Illuminati, vicepresidente Nazareno Vespasiani e segretaria Lola Lunerti. A loro si aggiungono Roberta Giorgini, Cristiana Marconi e Mariano Olivieri. Ciascuno di loro cura un aspetto specifico dell’organizzazione.  Inoltre, anche se non fanno parte del Comitato, vorrei menzionare altri tre parrocchiani che hanno dato un grosso contributo alla realizzazione di questa festa: il nostro diacono Emanuele Imbrescia, che ci ha fatto da social media manager ed ha curato anche la grafica di tutto ciò che riguarda la festa; il presidente del Comitato di Quartiere, Valerio Pompei; il presidente dell’Asso Artisti dell’Adriatico, Elio Giobbi. Tutti loro, ciascuno secondo le proprie competenze, ci hanno dato una mano per organizzare i festeggiamenti.

Di cosa si occuperà il nuovo Comitato, oltre ai festeggiamenti in onore di San Benedetto Martire?
Il Comitato è nato con un carisma specifico: organizzare le feste religiose della Parrocchia. Quindi, oltre a quella del Santo Patrono, si occuperà di restituire vigore alle altre festività che viviamo da tempo immemore, come la Novena dell’Immacolata a dicembre, o ad altre che invece abbiamo ripristinato in tempi più recenti per devozione e tradizione, come la festa di Sant’Antonio a gennaio e la festa di San Giuseppe a marzo.

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