Durissima condanna del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc) per gli attacchi contro i cristiani e le chiese nel distretto di Jaranwala, provincia del Punjab, in Pakistan.
“Il Consiglio Ecumenico delle Chiese è scioccato dalle notizie che sta ricevendo di violenti attacchi contro chiese e cristiani”, scrive in una nota giunta al Sir il rev. Jerry Pillay, segretario generale dell’organismo ecumenico che riunisce 352 Chiese delle diverse denominazioni cristiane e di 120 Paesi del mondo. “I rapporti ricevuti indicano che sei chiese sono state bruciate in una colonia cristiana della provincia del Punjab, dopo che due cristiani sono stati accusati di blasfemia”. La nota del Wcc riferisce nel dettaglio quali sono state le chiese colpite: “Secondo quanto riferito, una chiesa presbiteriana, una chiesa cattolica, una chiesa del ‘Full Gospel Assembly Church’ ed un centro dell’Esercito della Salvezza sono stati bruciati e il clero cristiano è stato minacciato e molestato”.
“Questi rapporti”, aggiunge Pillay, “mostrano ancora una volta le minacce estremiste a cui sono sottoposti i membri della comunità cristiana in Pakistan. Il Wcc chiede alle autorità pakistane di agire con urgenza e coerenza per prevenire ulteriori attacchi violenti e violazioni dei diritti umani dei cristiani nella provincia del Punjab o in tutto il Pakistan”, afferma Pillay. “Da tempo, il Wcc ha espresso serie preoccupazioni riguardo all’impatto delle leggi pakistane sulla blasfemia sui cristiani e sui membri di altre comunità religiose, come indicano ancora una volta questi ultimi rapporti”. “Tutti i pakistani hanno diritto al rispetto e al riconoscimento dei loro pari diritti come cittadini del Paese indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa, ma ancora una volta questi incidenti dimostrano l’abisso tra quell’aspirazione – e l’obbligo – e l’attuale realtà nel paese”, osserva Pillay. “I cristiani in Pakistan sono, come comunità, membri preziosi e integrali della società pakistana”, si legge nel comunicato.
“Mentre il Pakistan celebra il suo 76° Giorno dell’Indipendenza il 14 agosto, ci vengono in mente gli impegni presi alla sua fondazione nei confronti delle sue diverse comunità”. Il Wcc esorta il governo e le autorità pakistane ad assumersi “la responsabilità di proteggere tutti e garantire che anche i più vulnerabili non debbano vivere nella paura”. “Invitiamo tutte le Chiese membri del Wcc e i partner ecumenici e interreligiosi di tutto il mondo a unirsi per alzare la voce contro questa violenza e oppressione e pregare per pari diritti umani, giustizia e pace in Pakistan”.