Foto di Simone Gasperi

DIOCESI – Proseguono con grande fermento i preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù 2023. Sabato 8 e domenica 9 luglio i Giovanissimi ed i Giovani della nostra Diocesi, che partiranno a fine luglio per vivere l’evento mondiale in Portogallo, hanno partecipato all’evento “Notte prima di Lisbona“, organizzato dall’Equipe Diocesana di Pastorale Giovanile.

“Sono stati due giorni intensi – raccontano alcuni giovani che hanno partecipato -. Abbiamo vissuto momenti pieni di gioia. Alle ore 8:30 di sabato ci siamo ritrovati in piazza Nardone, a San Benedetto del Tronto, per poi recarci nella Cappella della Cattedrale, dove il vescovo Carlo Bresciani, dopo aver pregato insieme a noi,  ci ha consegnato il mandato per Lisbona. Rinvigoriti dalla preghiera e dal sole che splendeva alto nel cielo, ci siamo messi in cammino per raggiungere Grottammare. Durante il percorso abbiamo fatto una sosta presso il Monastero Santa Speranza dove abbiamo incontrato le Sorelle Clarisse. Lì abbiamo vissuto un momento veramente speciale: Suora Patrizia ci ha raccontato la storia della vita di Sant’António de Lisboa, il francescano portoghese che noi conosciamo con il nome di Sant’Antonio di Padova. Dopo esserci rifocillati un po’, siamo ripartiti per raggiungere la nostra meta: lo Scout Park di Grottammare. La camminata, seppur lunga e faticosa a causa delle numerose salite e discese, è stata molto divertente, perché a ciascuno di noi è stato assegnato un compagno di viaggio con cui ha potuto parlare degli argomenti più disparati, dai propri gusti e preferenze, come la band o l’attore preferiti, a domande più introspettive, come quale sia il proprio difetto o la cosa al mondo che ci rende più felici. Inoltre abbiamo avuto modo di stare a contatto con la natura e godere di panorami incantevoli. Anche il pomeriggio è stato molto interessante, perché abbiamo continuato a conoscerci un po’ meglio. Anche se apparteniamo alla stessa Diocesi, infatti, non abbiamo avuto in questi ultimi anni molte occasioni per stare insieme. La pandemia ci ha limitato parecchio e solo da settembre dello scorso anno sono riprese le attività scolastiche e, in alcune comunità, anche quelle parrocchiali. Ma non in tutte e comunque non tutti insieme. Sabato invece abbiamo svolto alcune attività per conoscere meglio la città di Lisbona e la sua storia, ma anche per scoprire qualcosa in più su noi stessi e sugli altri compagni di viaggio. Anche se sembra strano, abbiamo poche occasioni per poter parlare di noi in questo modo, con calma e guardandoci negli occhi. Spesso ci inviamo dei messaggi o delle foto per dirci che cosa stiamo facendo, ma avere il tempo per raccontare proprio di noi, di come siamo, di cosa pensiamo,  e soprattutto parlarne di persona, non è così facile e usuale“.

“Al tramonto – proseguono i ragazzi – abbiamo pregato i Vespri e poi abbiamo cenato. Quello è stato un altro momento memorabile! Cogliamo l’occasione per ringraziare la signora che ha cucinato per noi: noi eravamo veramente affamati, quindi avremmo mangiato di tutto, ma la sua pasta era davvero speciale! Dopo cena ci siamo veramente divertiti. L’Equipe di Pastorale Giovanile ha organizzato un siparietto dal titolo ‘A Lisbona tutto è possibile’, parodia della trasmissione televisiva ‘Stasera tutto è possibile’, durante il quale sono stati estratti alcuni di noi per fare giochi come lo Speed Quiz, il Mimo senza fili, Segui il labiale. È stata una serata di festa e fraternità che è piaciuta veramente a tutti, anche a chi tra noi è un po’ più timido e riservato. Prima di dormire, quando già era scesa la notte, ci siamo riuniti davanti al falò per cantare insieme e per vivere un momento di preghiera e spiritualità. Ci è molto piaciuto il fatto che non ci siano state forzature: per chi ha voluto, c’è stato il tempo per la Confessione e per il dialogo spirituale durante la notte; chi non ha voluto, è andato direttamente a dormire. Anche dormire non è un termine adeguato per descrivere la nostra notte! A parte chi di noi ha già esperienza di scoutismo, molti di noi non sono abituati a dormire in tenda e quindi non abbiamo riposato bene, bensì ci siamo svegliati più volte durante la notte. Però è stata un’esperienza anche questa: ascoltare i suoni e i rumori della natura di notte è qualcosa che molti di noi non avevano mai fatto!”.

“La giornata di domenica è iniziata molto presto e nel migliore dei modi: abbiamo fatto colazione condividendo i dolci che avevamo portato da casa. Alle ore 9:00 siamo stati raggiunti dal vescovo Bresciani il quale ha presieduto la Celebrazione Eucaristica allo Scout Park, all’aperto. Erano presenti anche don Matteo Calvaresi e don Roberto Traini i quali hanno concelebrato la Santa Messa. Durante l’omelia il vescovo, prendendo spunto dalla Seconda Lettura, la Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, nella quale ci viene ricordato che non siamo sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in noi, ci ha detto che l’esperienza che andremo a vivere a Lisbona sarà di grande umanità, cristianità e fratellanza, ma anche di grande spiritualità. I momenti che trascorreremo insieme ci faranno rendere conto che vale la pena sperimentare cose grandi per vivere una felicità che non sia effimera, bensì duri per l’eternità. Al termine della celebrazione eucaristica, il vescovo Carlo ci ha donato un kit con alcuni gadget che renderanno il nostro soggiorno in Portogallo più comodo e piacevole, mentre alcuni giovani adulti, che prima di noi hanno vissuto le varie GMG precedenti, ci hanno fornito consigli utili e indicazioni tecniche. Ci è molto piaciuto questo ideale passaggio di consegne, che ci ha rassicurato e al contempo ha fatto aumentare la nostra voglia di partire”.

Mentre raccontano, seppur un po’ stanchi ed assonnati, i ragazzi hanno gli occhi pieni di entusiasmo e le labbra che sorridono: “Non vediamo l’ora di partire! Alcuni di noi hanno un po’ di paura per il fatto di dover restare tredici giorni lontano da casa; qualche altro ha timore di non riuscire a dormire e riposare bene o di dover camminare troppo; tutti, però, – e sottolineiamo tutti – abbiamo una grande voglia di fare quest’esperienza. Sarà un viaggio durante il quale attraverseremo quattro nazioni europee: la Francia, il Portogallo, La Spagna e l’Italia. Lungo il percorso, infatti, ci fermeremo a visitare alcune mete che hanno un significato ed un valore spirituale importanti. Inoltre vivremo momenti di festa e di incontro con tanti altri giovani provenienti da tutto il mondo. Non sappiamo bene cosa ci aspetti, ma, come in ogni esperienza, oltre alla meta, conta il viaggio, ovvero le persone che incontri e le esperienze che fai lungo il cammino. Come quella dello scorso fine settimana che è stata grandiosa!”.

 

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