ASCOLI PICENO – La storia di Chiara Corbella Petrillo e della sua famiglia è un esempio straordinario di fede, amore e coraggio di fronte alle avversità della vita. Una storia che tocca il cuore e ispira coloro che hanno l’opportunità di conoscerla. Sin dalla sua giovinezza, Chiara ha vissuto una profonda fede cristiana, che è diventata il fondamento della sua vita e delle sue scelte. Chiara incontra il suo futuro marito, Enrico Petrillo, all’età di 18 anni, e insieme vivono un amore intenso e autentico. Nel 2008, i due si sposano, sognando di formare una famiglia. Tuttavia, la vita ha in serbo per loro delle prove difficili da affrontare. Poco dopo il matrimonio, Chiara rimane incinta, ma purtroppo la loro bambina, Maria Grazia Letizia, nasce con gravi malformazioni e muore poche ore dopo la nascita. Chiara e Enrico non perdono la fede e l’amore per la vita e decidono di affidarsi completamente a Dio e di accettare il dono della vita, indipendentemente dalle circostanze. Qualche mese dopo Chiara è nuovamente incinta. A questo bambino, cui verrà dato il nome di Davide Giovanni, viene però diagnosticata una grave malformazione viscerale alle pelvi con assenza degli arti inferiori. Anche lui morirà poco dopo essere nato, il 24 giugno 2010. E anche il suo funerale sarà vissuto come una festa. Fra le patologie dei due bambini non c’è legame. A dimostrarlo ci sono gli esiti dei test genetici, a cui Chiara ed Enrico si sottopongono cedendo alle pressioni di amici e parenti; ma c’è, soprattutto, il fatto che il terzo figlio della coppia, Francesco, è completamente sano. La terza gravidanza arriva poco dopo la nascita al Cielo di Davide Giovanni.

Una settimana dopo aver scoperto di essere incinta, Chiara si accorge però di una lesione alla lingua.

Col fondato sospetto che si tratti di un tumore, il 16 marzo 2011 Chiara affronta durante la gravidanza la prima delle due fasi di un intervento per asportare la massa sulla lingua. Per la seconda fase, occorrerà aspettare che Francesco sia nato. Accertato che si tratta di un carcinoma alla lingua, che chiamerà il drago, Chiara sceglie di rimandare le cure per non far male al bambino che porta in grembo. Anzi, sceglie da che medici farsi seguire in base al tempo che le concedono prima di indurre il parto. Aspetta fin quando le è possibile aspettare, e anche oltre. Preferisce proteggere la vita del suo bambino e accettare le conseguenze della malattia. Durante il tempo della malattia di Chiara, la sua famiglia si dimostra un baluardo di amore e sostegno. Enrico Petrillo si dedica completamente a prendersi cura di sua moglie e di suo figlio. Insieme affrontano le sfide quotidiane, trovando forza l’uno nell’altro e nella loro fede in Dio. Chiara muore il 13 giugno 2012, all’età di 28 anni. Nonostante la sua giovane età, il suo impatto sulla vita di coloro che l’hanno conosciuta è stato immenso. La sua testimonianza di fede, coraggio e amore incondizionato ha ispirato molte persone in tutto il mondo e nel 2018 viene proclamata “Serva di Dio” e viene aperta la causa di beatificazione. La storia di Chiara e della sua famiglia è diventata un esempio di speranza e di come affrontare le avversità con fiducia in Dio e nella forza dell’amore familiare. Attraverso la sua malattia e le sue scelte coraggiose, Chiara ha mostrato la bellezza e il valore della vita, anche in mezzo alle sofferenze più grandi.

Il Centro Accoglienza Vita (CAV), con la Diocesi di Ascoli Piceno, è pronto a ospitare questo evento straordinario dedicato a Chiara Corbella Petrillo e alla sua famiglia, all’interno della Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli Piceno. Sarà un’occasione unica per celebrare la vita, l’amore, la fede e la famiglia attraverso la testimonianza su di una donna straordinaria. Il padre di Chiara, Roberto Petrillo, infatti, condividerà con i presenti le esperienze, le riflessioni e l’eredità lasciata da sua figlia. L’evento, che si terrà sabato 20 maggio, presso l’Auditorium del complesso di S. Agostino, dalle ore 17,30 in poi, vedrà un momento di intrattenimento musicale, la testimonianza di Roberto Corbella insieme all’intervento del escovo Gianpiero, senza il quale tutto ciò non sarebbe stato possibile.

Il pomeriggio culminerà con un aperitivo solidale, un’opportunità per sostenere le mamme che ricevono assistenza presso il CAV di Ascoli Piceno.

Il Centro Accoglienza Vita di Ascoli Piceno rappresenta, ormai da 44 anni, un faro di speranza per molte donne e famiglie che si trovano di fronte a situazioni di difficoltà legate alla maternità. Attraverso servizi di consulenza, sostegno e accompagnamento, il CAV offre un supporto prezioso e un luogo sicuro in cui le mamme possono trovare ascolto, affetto e risorse pratiche per affrontare le sfide che la vita presenta loro. La storia di Chiara e della sua famiglia continua a ispirare e a toccare le persone, dimostrando che, anche di fronte alle avversità più grandi, l’amore e la fede possono guidarci verso la felicità.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *