COLONNELLA – La giovane Arianna Di Domenico ha sbaragliato tutti i 120 partecipanti posizionandosi al primo posto nella categoria C1 della Semifinale dei Giochi Matematici organizzati dall’Università Bocconi di Milano e tenutasi presso il Liceo Scientifico Benedetto Rosetti di San Benedetto del Tronto lo scorso sabato 11 marzo. La dodicenne colonnellese, che frequenta la classe 2°B dell’Istituto Comprensivo Corropoli – Colonnella – Controguerra, plesso di Colonnella, è stata l’unica studentessa ad aver risolto 9 quesiti su 10 nel tempo a lei messo a disposizione.

Queste le sue parole: “Per prepararci la nostra professoressa di matematica, Cristina Caputo, ci ha fatto fare alcuni esercizi che erano stati proposti negli anni passati, prima cercando di farceli fare da soli e poi spiegandoceli durante alcune lezioni pomeridiane a distanza in collegamento tramite la piattaforma Teams. Oltre alle prove eseguite sotto la guida della docente, inoltre, mi sono allenata anche a casa, cercando di risolvere altri quesiti degli anni precedenti. Ringrazio tantissimo la professoressa Caputo che ci ha proposto i giochi e ci ha incoraggiato a partecipare. Poi ringrazio anche i miei genitori che mi hanno detto di provare, specificando che si sarebbe trattato di un gioco – si chiamano infatti chiamano Giochi Matematici – e che, se non fossi passata, non sarebbe successo nulla, anzi sarebbe stata comunque un’occasione da sfruttare per imparare a gestire ansie e paure. Ringrazio infine le amiche che hanno partecipato insieme a me, con le quali ci siamo scambiate reciprocamente molti pensieri e che sono quindi state per me di grande supporto”.

Ora l’appuntamento è a Milano per disputare la Finale Nazionale dei Giochi Matematici che si terrà il prossimo 13 maggio presso la sede della Bocconi. “Sinceramente speravo di passare il turno – conclude la piccola Arianna -, ma non ci ho mai creduto fino in fondo, quindi non mi ero neanche organizzata per andare a Milano e perciò sono particolarmente agitata perché devo andare in un luogo lontano che non conosco affatto. Ciò nonostante, sono molto contenta di aver fatto questa esperienza, un po’ perché mi fa piacere aver dimostrato che anche una piccola scuola di periferia può preparare bene i suoi studenti e farli spiccare tra altri che frequentano istituti più prestigiosi e un po’ anche perché andare a Milano sarà una vera avventura che sono sicura ricorderò per sempre comunque vada a finire”.

 

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