SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La nostra Associazione sita in via G Gronchi n. 17 è stata fondata nel  1993 per volontà di una giovane donna, sposa e madre che si chiamava  Nazzarena Caioni. Purtroppo Nazzarena è scomparsa 3 anni fa a soli 56  anni. È stata un esempio di Carità Cristiana per tutti noi avendo, come  ricordato, Fondato la nostra Associazione che opera in un quartiere popolare di Porto d’ Ascoli gestendo un centro d’ascolto e provvedendo a  distribuire pacchi alimentari e sussidi alle famiglie in difficoltà.  Organizziamo anche, da sempre, un dopo scuola totalmente gratuito per i  bambini provenienti da famiglie in difficoltà”. Con queste parole si apre la lettera del Centro di Solidarietà di Porto d’Ascoli a firma di Gianluca Pasqualini.

La lettera prosegue: “La nostra Fondatrice ha inoltre aperto la sua casa a poveri ed emarginati,  fatto interventi nelle Scuole e per la Catechesi delle giovani coppie. Ha  organizzato campi di riflessione spirituale e lavoro in Italia (Umbria  comunità Caritas ) ed all’estero (Kosovo comunità per bambini poveri e  disabili) coinvolgendo i giovani del nostro territorio.  

Per il diciannovesimo anno consecutivo, seguendo l’idea di Nazzarena,  abbiamo festeggiato il Natale con un pranzo in Chiesa per i poveri presso  la nostra Parrocchia della SS. Annunziata.  

Nazzarena ha fatto tutto questo coinvolgendo per prima la sua famiglia :  suo marito Raffaele ed i suoi due figli Chiara e Francesco che l’ hanno sempre attivamente sostenuta.

Nonostante il Suo calvario e la Sua prematura scomparsa ne’ Lei ne’ la Sua famiglia hanno perso la fede e continuano ad impegnarsi con la nostra Associazione.
Il dolore per questa prematura scomparsa pesa ancora molto sulla nostra Associazione e particolarmente sulla sua famiglia ed abbiamo pensato di chiedere a Papa Francesco una parola di conforto.
Il Santo Padre ha prontamente e fraternamente risposto assicurando la Sua preghiera e benedizione per Nazzarena, la sua famiglia e tutti noi. Papa Francesco si dimostra, ancora una volta, con questo gesto un pastore, un fratello ed un solido approdo.
Siamo riconoscenti e gli assicuriamo le nostre preghiere.”

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