(Foto: ANSA/Sir)

“Questo è uno dei terremoti più forti che abbiano colpito la regione in 100 anni e ha lasciato migliaia di senzatetto, in un momento difficile per il clima gelido e le tempeste di neve. Le scuole nelle aree colpite sono ora chiuse per una settimana. I nostri team si stanno muovendo rapidamente per rispondere all’emergenza, ma è fondamentale che la comunità internazionale agisca ora per fornire supporto alle migliaia di persone bisognose”: a dichiararlo è Sasha Ekanayake, direttore di Save the Children Turchia, dopo il sisma di questa mattina alle 4.17 che ha colpito Turchia e Siria. “Dodici anni di conflitto in Siria hanno lasciato le famiglie nel baratro – afferma a sua volta Okke Bouwman, direttore Media di Save the Children Siria –. A causa dell’economia crollata, stavano già lottando per nutrire i propri figli, per tenerli al caldo quest’inverno e per mandarli a scuola. Ora i bambini rischiano di essere intrappolati sotto le macerie, separati dai loro familiari e di non sapere se stanotte avranno un posto caldo dove dormire. Le scosse di assestamento continuano, provocando ulteriore terrore. Questi bambini hanno bisogno del nostro sostegno immediato: la comunità internazionale deve farsi avanti per aiutarli ora”. Nel Nord-Ovest della Siria, Save the Children sta lavorando a stretto contatto con le organizzazioni partner per valutare l’entità dei danni e fornire il sostegno di cui i bambini hanno disperatamente bisogno man mano che la situazione diventa più chiara. In Turchia l’Organizzazione sta valutando i bisogni della popolazione e ha creato un team che sosterrà la risposta all’emergenza nazionale in tutta la regione, in stretto coordinamento con il governo e le principali parti interessate. Le squadre di Save the Children sul campo stanno pianificando gli interventi di supporto alle comunità colpite con kit di emergenza e per l’inverno, fornendo coperte e abbigliamento invernale.

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