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Rubrica Sostenibilità: I criteri collegati alla lettera ‘S’

Leggi il primo articolo: Nuova rubrica sulla Sostenibilità

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Secondo appuntamento della nuova rubrica sulla sostenibilità a cura della Dott.ssa Debora Cozza, dottore Commercialista Revisore Contabile, esperta in sostenibilità aziendale. In questo numero pubblichiamo il contributo dell’Avv. Elsa Melchiorre.

La sostenibilità aziendale sta diventando sempre di più un tema impossibile da ignorare. Del resto, la strada è tracciata dell’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Per cui il principio guida nelle scelte aziendali non può e non potrà che essere la sostenibilità.
Le aziende, assieme a Stati, governi e cittadini, sono chiamate a fare la propria parte. Adottare politiche sostenibili è oggi prerogativa di ogni impresa cha a tal fine deve assumere comportamenti aziendali responsabili e sostenibili, in linea con i principi ESG.
Dietro l’acronimo ESG ci sono tre criteri che si concretizzano in un insieme di standard operativi a cui si devono ispirare le attività di un’azienda per garantire il raggiungimento di determinati risultati ambientali, sociali e di governo, criteri che verranno poi utilizzati dagli investitori per valutare e decidere le loro scelte operative.
Rispetto alle logiche di valutazione, i principi che sottostanno alla lettera ‘E’ di Environmental sono criteri ambientali e stabiliscono come un’azienda si comporta nei confronti dell’ambiente sulla quale è collocata e nell’ambiente in generale.
I criteri collegati alla lettera ‘S’ sono relativi all’elemento sociale ed esaminano l’impatto e la relazione col territorio, con gli stakeolders, con la comunità i cui essa opera.
La ‘G’ di Governance riguarda i temi di una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e principi etici, quali parità di genere, retribuzioni, trasparenza delle decisioni e delle scelte aziendali e del rispetto delle minoranze.
Dimostrare di essere un’azienda orientata alla sostenibilità significa anche aver accesso a finanziamenti pubblici agevolati e dedicati, oltre ad avere una maggiore probabilità di ottenere investimenti privati.
Sono infatti sempre più numerosi i fondi di investimento che concentrano i propri investimenti sulle imprese attente ai criteri ESG. Nel tempo è cresciuto anche il numero dei consumatori attenti all’ambiente e che, nelle loro scelte di acquisto, privilegiano aziende, prodotti e servizi che sposano la loro filosofia green. Si pensi infatti che in base ai dati di GfK Sustainability (ricerca Who cares, Who does) il 34% degli italiani dichiara di essere disposto a cambiare le proprie abitudini se questo serve per migliorare l’impatto ambientale.

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