RIPATRANSONE – È avvenuta mercoledì 28 dicembre, alle ore 17:30, presso la chiesa di San Pastore di Ripatransone, la presentazione del libro dal titolo “Le suore Teresiane di Ripatransone”, scritto da Mons. Vincenzo Catani.

Queste le parole dell’autore del libro, don Catani: “Sono due le date da ricordare in questi giorni: siamo, infatti, nel 275° anniversario della prima fondazione della Congregazione e nel 200° anniversario della sua ri-fondazione, ovvero quella avvenuta dopo Napoleone. Le Suore Teresiane hanno una storia ed un’importanza incredibile. Nel 1700 le fanciulle vivevano una condizione a volte disumanizzante, relegate ai margini della società e la povertà aggravava ancora di più determinate discriminazioni. Alcune Suore dell’epoca decisero di dedicarsi all’educazione culturale e cristiana di queste giovani donne; ma non scelsero le nobili del paese, bensì le povere della comunità, dando loro istruzione religiosa, lezioni di economia domestica e anche insegnamento pratico di alcune attività artigianali, come, ad esempio, l’uncinetto. Le Suore Teresiane quindi hanno giocato un ruolo preziosissimo all’interno della comunità ripana dell’epoca, che era ricca di abitanti e quindi molto viva. Negli anni successivi la Congregazione ha vissuto vicissitudini molto altalenanti, legate alle vicende storiche del tempo che per ben tre volte le hanno fortemente penalizzate tra cui una prima volta con la soppressione napoleonica e una seconda volta con la soppressione dell’Unità di Italia”.

Eppure, nonostante tutto, la Congregazione è come un germoglio che, anche dopo gli inverni più rigidi, torna a nuova vita, più rinvigorito. E negli ultimi anni è successo proprio questo: quando alcune Suore sono andate nelle Filippine, hanno fatto germogliare molte vocazioni, tanto che, ad oggi, il nucleo delle Suore Filippine costituisce il maggior numero di Suore di questo ordine che invece – lo ricordiamo – è del tutto italiano ed è nato proprio nella nostra Diocesi.”

“È interessante notare – ha proseguito don Catani – come in tutti questi anni a guidare la Congregazione ci siano state molte Madri Superiori, ma tutte rimaste nell’ombra; non ci sono state personalità incredibilmente alte, più di altre, bensì sempre consorelle silenziose. Leggendo i loro diari, ho compreso quanto sia importante per loro il silenzio, il servizio svolto con umiltà e senza gesti eclatanti, perseguendo la santità nella quotidianità. Ancora oggi il loro cammino prosegue in questa direzione. Attualmente quello delle Suore Teresiane è l’unico gruppo inserito giuridicamente in Diocesi: anche se, come molti altri istituti, la loro Congregazione ha un appoggio anche pontificio, il loro legame stretto è sempre con la Diocesi e con il Vescovo che rappresenta il punto di riferimento centrale della loro azione. La loro casa madre è qui a Ripatransone. Oggi hanno alcune case anche nelle Filippine, magari in futuro potranno avere sedi anche in altre zone del mondo, ma il loro cordone ombelicale sarà sempre legato alla nostra Diocesi. Questo aspetto le rende molto familiari a noi: per noi, infatti, le Suore Teresiane, sono le Suore nostre.

Grandi la gioia e la gratitudine di Suor Maria Corazon Sargento, detta Suor Cora, Madre Superiora delle consorelle di Ripatransone: “Sono molto contenta in questi giorni in occasione dell’anniversario della fondazione della nostra comunità. È una vera grazia per noi! In questi tantissimi anni le nostre consorelle hanno camminato con grande fede e ringrazio di cuore don Vincenzo Catani per aver scritto questo libro che ci riguarda. Poi ringrazio il nostro vescovo Carlo Bresciani, per essere un’attenta guida spirituale per tutte noi. E ringrazio anche il vescovo emerito Gervasio Gestori che una ventina di anni fa ha spinto le nostre Consorelle ad andare in missione. Ringrazio infine tutti i nostri amici preti, religiosi e anche laici, senza i quali non potremmo realizzare la nostra missione, gli amici che in passato hanno aiutato le suore che ci hanno preceduto, quelli che ci aiutano abitualmente e quelli che ci aiuteranno in futuro. E più di tutti ringrazio il Signore per il sostegno che quotidianamente ci fornisce: la sua vicinanza è sicuramente aiutata dalle nostre Consorelle Suore del centro che pregano e ci accompagnano con la loro intercessione”.

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