“L’essere umano, quando pensa e ama bene, seguita a progettare e a rendere accessibili apparati tecnologici con lo scopo di migliorare la vita degli individui e delle società. E la Chiesa è sempre lì, pronta a prendere parte a questi progressi, condividendone l’anelito di bene che li anima”. È quanto scrive mons. Lucio A. Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione, nella Prefazione al libro Anima digitale. La Chiesa alla prova dell’Intelligenza Artificiale scritto da Giovanni Tridente, docente di giornalismo d’opinione presso la Pontificia Università della Santa Croce, e pubblicato dall’editrice Tau.

Suddiviso in tre capitoli, il libro ripercorre il fecondo rapporto tra la Chiesa e le tecnologie di ultima generazione, con uno sguardo specifico agli ultimi progressi nel campo dell’Intelligenza Artificiale, una grande opportunità per la società odierna ma anche una grande sfida.

Non a caso, la Chiesa, e per essa tutti gli ultimi Pontefici – a partire ad esempio da San Giovanni Paolo II, passando per Benedetto XVI e fino a Papa Francesco –, non manca di avvertire “come una buona madre, sui rischi e le fallacie che possano nascondersi dietro a un loro uso eccessivo o scorretto, se non addirittura all’occorrenza malevolo”, aggiunge mons. Ruiz.

Anima digitale non entra nel merito tecnico e strumentale degli ultimi sviluppi tecnologici relativi all’Intelligenza Artificiale, anche se ne offre una panoramica essenziale nel primo capitolo, per inquadrarne l’estensione e citando anche gli ultimi sforzi di regolamentazione in seno all’OCSE e alla Commissione Europea. Piuttosto, prova a disegnare una sorta di sintesi di “dottrina della Chiesa” sull’argomento attraverso tre settori particolarmente rappresentativi: il pensiero dei Pontefici (Magistero); la riflessione accademica proposta da alcune istituzioni vaticane, tra cui la Pontificia Accademia per la Vita; gli approfondimenti di una parte della stampa cattolica di riferimento attraverso le loro pubblicazioni periodiche, come ad esempio le proposte argomentate de La Civiltà Cattolica.

Vengono citati diversi esperti che si sono confrontati in questo campo, a partire dal pioniere gesuita Roberto Busa, il filosofo Luciano Floridi, il tecnologo Massimo Chiriatti, il promotore dell’algoretica Paolo Benanti, per citarne alcuni. Il testo è arricchito dalle interviste al Vescovo Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, al teologo-astronomo Giuseppe Tanzella-Nitti e alla giornalista Barbara Carfagna.

La considerazione che i Papi hanno di questi artefatti umani e dell’avanzamento tecnologico in generale – che l’autore definisce non a caso “visione dell’uomo” – è senza dubbio centrale nella riflessione sviluppata nel libro; il Magistero infatti è propenso a proporre un vero e proprio “supplemento d’anima” – da cui anche l’originalità del titolo della pubblicazione – invitando a “procedere con sana ragione”, proprio perché ogni innovazione di questo genere deve caratterizzarsi per il suo essere “al servizio dell’uomo”.

Il percorso tracciato dal libro di Tridente “potrà aiutare a caratterizzare la riflessione della Chiesa in questo ambito, mostrando per adesso il ‘fin qui’ raggiunto, ma aprendo ad un orizzonte che solo Dio sa”, conclude mons. Ruiz nella Prefazione.

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