DIOCESI– Si è aperta domenica 6 novembre, alle ore 16:00, presso la Concattedrale Santa Maria Assunta di Montalto delle Marche, la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nella vicaria Beata Assunta Pallotta. La Messa, presieduta dal vescovo Bresciani, è stata concelebrata dal vicario padre Gabriele Lupi, dai parroci don Lorenzo Bruni, don Giorgio Carini, don Vittorio Cinti e don Tiziano Napoletani, dai diaconi Walter Gandolfi e Natalino Flaviano Marinozzi ed infine anche da don Michele Rossini di Pesaro, ospite in una delle parrocchie della vicaria.

Queste le parole del vicario padre Gabriele Lupi alla vigilia della visita nella vicaria da lui guidata: “Da qualche tempo ormai i preparativi sono avviati per essere disposti ad accogliere il nostro Pastore. Sperimentiamo sempre di più quanto sia determinante questo atteggiamento dell’accoglienza che richiede un mettere da parte noi stessi, per fare spazio all’altro. L’altro, immagine di un “Altro”, continua a visitare la nostra vita nelle tante occasioni e circostanze della nostra esistenza. La storia della Salvezza è piena di occasioni in cui il Signore visita il suo popolo, ma nello stesso tempo sono tante le chiusure che si registrano verso tali occasioni. Lo stesso Gesù piange su Gerusalemme che non ha riconosciuto il momento in cui è stata visitata. Con tale consapevolezza, sentiamo di doverci disporre alla visita del nostro Pastore invocando l’intercessione dello Spirito Santo, affinché i nostri cuori si aprano all’accoglienza.”

Di fare spazio all’altro ha parlato anche il vescovo Bresciani nella sua omelia: “All’inizio di questa visita pastorale ci troviamo qui insieme a meditare sulla Parola di Dio. Tutto parte da questo trovarsi insieme come Chiesa: è qui che Noi cresciamo nella nostra spiritualità cristiana; è da questo incontrarci insieme che ci sentiamo parte di una realtà infinitamente più grande.  Ascoltiamo allora cosa la Parola di Dio ha da dirci, non tanto riguardo al passato, ma soprattutto che per quello che ha da dirci oggi. La Prima Lettura ci parla di una vicenda triste e dura i cui protagonisti resistono e restano fedeli a Dio, pagando però un caro prezzo: la loro vita. Anche noi oggi abbiamo molte tentazioni che potrebbero allontanarci da Dio. Come ci comportiamo dunque? I sette fratelli pongono la loro fiducia nella realtà in cui vivono, ma soprattutto in Dio: sono stati educati dalla madre e dalla comunità intera a resistere alle tentazioni.  E noi? Facciamo lo stesso? Noi non siamo chiamati a vivere la nostra fede da soli – io e il mio Dio – bensì come comunità che si aiuta, si stimola, si appoggia insieme, perché abbiamo un solo battesimo, una sola fede. Siamo fratelli nella fede: certamente non uguali- ed ecco il motivo per il quale a volte si fa fatica – ma, allo stesso tempo, dobbiamo cogliere la bellezza che questo camminare insieme ha.”

“La nostra fede – ha proseguito Bresciani – non riguarda solo questo mondo e le difficoltà del momento. Ci interroghiamo su dove va la nostra vita.  I sette fratelli ci dicono che il nostro cammino va verso una meta fondamentale, quella che Gesù ha raggiunto attraverso la morte. Noi infatti celebriamo un Dio vivo, non morto. Sia della nostra vita personale che della nostra vita di Chiesa, la meta è la resurrezione, ovvero questa vita che il Signore ci dona e che non avrà mai fine. Questa vita nuova, che germina dentro di noi, germina nel mondo, troverà la sua pienezza solo più avanti. Quindi non dobbiamo guardare alla nostra vita nella prospettiva limitata delle difficoltà, ma in una prospettiva più ampia. Siamo un popolo in cammino, ma che non ha davanti a sé il vuoto, il nulla, bensì la meta di una vita bella, una vita piena. Ecco allora la gioia di essere fratelli,  la bellezza di essere fratelli: noi siamo il corpo di Cristo che cammina. Questa speranza, che ci rinfranca nelle difficoltà, questa speranza di un Dio che è fedele, di un Dio che non ci abbandona, di un Dio che ci rende capaci di un amore grande, è proprio la nostra forza!”

Di seguito il calendario delle date della visita nelle varie parrocchie.

La parrocchia San Lorenzo di Montedinove, guidata dal parroco padre Gabriele Lupi, riceverà la visita del vescovo nei giorni compresi tra giovedì 10 a domenica 13 novembre.

Alla parrocchia San Lorenzo di Rotella, guidata dall’amministratore parrocchiale don Vittorio Cinti, saranno dedicati i giorni da giovedì 10 a sabato 12 novembre.

Nella parrocchia San Pietro Apostolo di Castignano, invece, guidata dal parroco don Tiziano Napoletani, il vescovo sarà presente nei giorni da domenica 13 e mercoledì 16 novembre.

La parrocchia San Michele Arcangelo di Montelparo, guidata dal parroco don Giorgio Carini, ospiterà il vescovo nei giorni compresi tra giovedì 10 e martedì 15 novembre.

Le comunità di Santa Maria Assunta di Montalto delle Marche, Santa Maria in Viminato di Patrignone, Santa Lucia di Porchia e San Pietro Apostolo di Valdaso, guidate dal parroco don Lorenzo Bruni, riceveranno il vescovo da giovedì 17 a domenica 20 novembre.
L’ultima settimana, quindi dal 21 al 27 novembre, sarà dedicata all’unità pastorale Santa Caterina di Comunanza, San Paolo Apostolo di Force e San Benedetto Abate-San Giorgio-Ss. Pietro e Paolo di Montemonaco, guidata dal parroco don Luca Rammella. Gli appuntamenti tuttavia sono ancora in fase di programmazione, pertanto non si conoscono le date esatte: seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.

La visita vicariale si concluderà domenica 27 novembre, alle ore 16:00, presso la chiesa Santa Caterina di Comunanza con una celebrazione eucaristica di chiusura a cui prenderanno parte tutti i sacerdoti della vicaria e i fedeli che vorranno unirsi.

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