(Foto ANSA/SIR)

È il giorno del lutto e delle polemiche oggi in Corea del Sud a quasi 24 ore dalla tragedia di Halloween che ha portato a un bilancio – ancora provvisorio – di 154 morti. Rimane ancora senza risposta l’interrogativo su come un simile disastro sia potuto accadere in una zona della capitale, Itaewon, nota per la sua vita notturna. A chiedere chiarezza su quanto accaduto sono anche i vescovi cattolici del Paese. In una nota diffusa dalla Conferenza episcopale coreana e firmata dal segretario generale padre Cheol-su Lee, i vescovi scrivono: “Affidiamo alla misericordia di Dio le vittime che purtroppo hanno perso la vita nella tragedia avvenuta a Itaewon, Seoul, sabato 29 ottobre. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie in lutto e preghiamo anche per la pronta guarigione e la pace dei feriti”. Unendosi a quanti stanno chiedendo di fare chiarezza su cosa abbia scatenato il panico e la ressa in cui sono rimasti schiacciati e soffocati i giovani ammassati oltre il limite e in vicoli stretti e senza via di fuga, anche i vescovi osservano: “Dobbiamo sforzarci di spezzare la catena dell’ingiustizia e dell’irresponsabilità che è diventata una pratica comune in questa società. Per farlo, dobbiamo prima essere fedeli ai nostri rispettivi ruoli. In particolare, per la pace e la sicurezza delle persone, le autorità competenti devono esaminare a fondo la causa e il percorso di questa tragedia e garantire che l’irresponsabilità e l’oblio non si ripetano”. L’auspicio dei vescovi cattolici è che si faccia il possibile perché “non ci siano più simili tragedie che colpiscono tante persone, soprattutto giovani”. “La vita e la dignità umana sono i valori più preziosi e nulla nella nostra società può avere la precedenza su di essa”. “In Dio, che è l’autore della vita e la fonte della misericordia – conclude la nota dell’episcopato coreano – la Chiesa cattolica in Corea prega per le vittime di questa tragedia e promette di condividere il dolore nei lutti e di camminare insieme”. Al coro dei vescovi si è unito anche l’arcivescovo di Seul. “In memoria di tutte le vittime – ha detto mons. Peter Chung Soon-taek -, mi auguro sinceramente che non si ripetano più queste tragedie”.

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