DIOCESI – Saranno oltre trecento i pellegrini e i volontari della Regione Marche che si recheranno a Lourdes la prossima settimana per il consueto viaggio annuale di preghiera e comunione.

Mariemma Bertoni, presidente diocesana della sottosezione U.N.I.T.A.L.S.I. di San Benedetto del Tronto, dichiara: “Dopo la pausa forzata legata alla pandemia, lo scorso anno abbiamo ripreso il consueto pellegrinaggio nazionale a Lourdes, anche se in numero ridotto e viaggiando solo con l’aereo. Quest’anno, invece, torniamo quasi a regime, con un numero maggiore di partecipanti e con quasi tutti i consueti mezzi di trasporto. Circa 120 persone partiranno lunedì 26 settembre con il pullman;190 pellegrini, invece, partiranno martedì 27 settembre con l’aereo da Falconara; altri ancora partiranno con l’aereo da Roma. Non abbiamo utilizzato il treno come mezzo di trasporto, perché sia le norme anti-contagio-Covid sia le tariffe economiche lo hanno reso una scelta non proponibile. Una cosa inattesa, ma bella è stata che le iscrizioni sono arrivate con largo anticipo rispetto ai tempi consueti ed il numero dei partecipanti, comprensivo di malati e personale, è in crescita sia a livello regionale che nazionale. Si tratta veramente di una buona ripresa, quella che tutti desideravamo.”

Anche per quanto concerne la nostra diocesi – prosegue la presidente Bertoni – i numeri sono confortanti: 38 pellegrini viaggeranno in aereo e 22 con il bus. Certamente i numeri non sono paragonabili a quelli di una decina di anni fa, ma dobbiamo tenere conto del fatto che molte circostanze sono mutate: alcuni malati ed anziani non sono più tra noi; altri sono in strutture protette che, con la pandemia ancora in corso, non permettono ai loro ospiti di uscire. La cosa che ci ha fatto davvero piacere è che, pur nella ristrettezza dei numeri rispetto al passato meno recente, è stato constatare che le persone, che si sono iscritte, sono pellegrini che hanno sentito il desiderio di fare un’uscita di preghiera. I viaggi vissuti finora dalla nostra diocesi sono stati tutti bellissimi, anche grazie alla spiritualità delle persone che ci hanno accompagnato: il vescovo emerito Gervasio Gestori, il vescovo Carlo Bresciani e il nostro assistente spirituale don Vincenzo Catani.”

In merito ai dettagli del viaggio, la presidente Bertoni spiega: “Il viaggio in bus durerà dal 26 settembre al 2 ottobre, mentre in aereo si parte il 27 settembre e si torna l’1 ottobre. Una volta giunti a Lourdes e sistemati negli alberghi o all’ospedale ‘Salus Informorun’, il programma inizierà con la Messa di accoglienza ai pellegrini. Poi, nei giorni a seguire, ci saranno vari momenti di preghiera e spiritualità che sicuramente lasceranno il segno nella vita dei partecipanti. Ne cito solo alcuni: l’adorazione eucaristica; le meditazioni sui passi di Bernadette; la veglia notturna alla grotta; la processione serale aux flambeaux; la Messa internazionale nella cappella di San Pio X celebrata in varie lingue; la via crucis al monte, che viene fatta su un sentiero montuoso tutto in salita e che quindi è rivolta agli accompagnatori, e quella nella prateria riservata ai malati.”

Durante i giorni del pellegrinaggio – afferma Bertoni – il contributo del volontario è fondamentale. Egli, infatti, incontra il bisogno e cerca di soddisfarlo: che si tratti di un malato fisico o di una persona che ha bisogno di compagnia o di un anziano con i suoi dolori o di una pellegrino che ha problemi di lavoro o di famiglia, il compito del volontario è sempre quello di ascoltare, farsi prossimo ed essere partecipe delle loro necessità … in altre parole farsi vicino, ma di una vicinanza non solo fisica, bensì anche del cuore. Questo ci distingue dagli altri gruppi che si recano a Lourdes ed è per questo che i pellegrini scelgono di venire con noi: perché si sentono protetti fisicamente e spiritualmente. Ci fa molto piacere constatare che i malati e i disabili vengano con noi non perché sperano di ricevere una guarigione fisica, bensì perché desiderano una guarigione spirituale, ovvero desiderano trovarsi o ritrovarsi. E questo riguarda non solo i pellegrini, ma anche il personale, perché, in fondo, siamo tutti un po’ malati. In quest’ottica il servizio effettuato dai volontari ha un grande valore. E qualsiasi tipo di servizio, se svolto con cuore nobile, è importante.”

“Colgo l’occasione – conclude la presidente Bertoni – per ringraziare il mio predecessore, Sabatino Di Serafino, che pochi giorni fa è entrato a far parte del nuovo Consiglio Nazionale. Siamo orgogliosi e grati a lui per quanto ha svolto nella nostra diocesi e siamo certi che il suo contributo nel direttivo nazionale sarà fecondo per ricostruire un cammino di comunione nel dopo pandemia, quel cammino di cui tutti abbiamo bisogno e che attendiamo con speranza e fiducia.”

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