X

FOTO Madonna del Rosario, la processione di Acquaviva Picena

ACQUAVIVA PICENA – Domenica 24 ottobre la comunità di Acquaviva Picena ha onorato la Madonna del Rosario con una processione snodatasi per le vie del centro storico. Al termine della processione i fedeli hanno partecipato alla santa Messa celebrata dal parroco don Giuseppe Giudici con l’assistenza del diacono Giovanni. Nell’omelia don Giuseppe ha detto: “Sappiamo tutti che il Vangelo non è semplicemente la storia della vita di Gesù, la Parola è invece qualcosa di attuale che ha molto da dire alla nostra vita di tutti i giorni. Il miracolo non è al centro del brano del Vangelo che abbiamo ascoltato oggi, al centro c’è invece la luce della fede che Bartimeo ha ricevuto da Gesù. Dobbiamo riflettere sulla figura di questo uomo che passa dai bordi della strada dove mendica, al camminare lungo la strada dietro a Gesù. Gesù ci guarisce dalla nostra cecità, vince le nostre tenebre in modo che noi possiamo vedere in maniera più profonda dentro di noi e la realtà che ci circonda. La fede non è un insieme di comandamenti o cose da fare per mostrarci davanti a Dio, non è solo l’insieme di opere buone, la fede è anche guardare in maniera nuova noi stessi, gli altri e la realtà che ci circonda.

Se noi guardassimo tutto ciò che ci circonda e noi stessi senza gli occhi della fede, staremmo continuamente a lamentarci di ciò che non va bene, la fede ci aiuta a guardare tutto con gli occhi di Dio e agli occhi di Dio tutto è bello, riprendendo le parole di san Paolo: “Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”. Nel brano del Vangelo vediamo che Bartimeo è ignorato da tutti, viene anche azzittito dalla folla, viene emarginato da tutti, anche da coloro che seguono Gesù, ma stare dietro a Gesù non è questo, non è allontanare il proprio fratello, ma è farsi vicino a chi ha più bisogno. Oggi abbiamo onorato la Madonna del Rosario, lei è andata a trovare la cugina Elisabetta quando quest’ultima aveva bisogno, noi siamo chiamati a seguire l’esempio di Maria. Sono tante le persone che sono sole, noi siamo chiamati ad essere “luce” per quelli che ci sono accanto.

Patrizia Neroni: