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San Benedetto, manifesti di “Pro Vita e Famiglia” e le reazioni liberticide, proviamo a riflettere

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’associazione di laici “Pro Vita e Famiglia” ha realizzato dei manifesti che sono stati affissi su delle vele a San Benedetto del Tronto.

È una occasione per qualche seria e quanto mai necessaria riflessione, evitando emotività che oscurano la ragione.
C’è chi non condivide, nulla di strano: è libero di non condividere.
Strano, invece, è che si chieda di impedire una lecita manifestazione di pensiero, si ritenga che questo non sia ammissibile e chieda che venga impedito. Chissà quale strana concezione della libertà di pensiero abita chi rivendica la propria posizione e neghi completamente ad altri la manifestazione della propria, chiedendone la censura e tacciandola sbrigativamente con termini violenti.
La libertà o è per tutti o non è più libertà, ma solo imposizione di un pensiero unico e, quindi, negazione della libertà stessa.
Democrazia è anche la libertà di criticare una legge (e ancor di più di criticare una proposta di legge), come avviene sempre in regimi non dittatoriali.

Per chi non lo sapesse: criticare una legge non è violare una legge! Lo Stato è laico solo se non impone una visione unica.

Criticare il DDL ZAN non è essere liberticidi, ma rivendicare giustamente la propria libertà di pensiero senza andare incontro ad ingiustificate accuse di omofobia o peggio a condanne penali. Reazioni, come quelle nei confronti delle vele, lo fanno temere. E sarebbe un grave danno per tutti, per quelli di una parte e per quelli dell’altra.

Siamo a favore del rispetto per tutti, anche per chi non la pensa come noi. Siamo contro ogni forma di violenza, anche verbale. Non la ammettiamo nei confronti di nessuno. Per questo chiediamo rispetto e libertà di pensiero anche per chi, come noi, non condivide il DDL ZAN per come è formulato e per le ambiguità che porta in sé e rivendica il diritto di manifestarlo contestandolo. Chi la pensa diversamente da Zan non è il nemico.
Chiediamo che il dibattito resti civile, schietto e corretto da parte di tutti. La Chiesa con il cardinal Gualtiero Bassetti l’ha fatto anche con la recente intervista rilasciata al giornale La Repubblica (leggi l’intervista, clicca qui).
Inutili provocazioni non giovano a nessuno!

Redazione: