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Ospedale Madonna del Soccorso, le prime dichiarazioni del Dott. Salomone Di Saverio, nuovo Primario del reparto di Chirurgia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stato nominato ieri dal Direttore dell’Ospedale Madonna del Soccorso, Milani, il nuovo Primario del reparto di Chirurgia. Si tratta del professor Salomone Di Saverio, illustre chirurgo di fama nazionale ed internazionale, da un anno anche Docente Universitario di Chirurgia Generale presso l’Università dell’Insubria in Lombardia. Originario di Colonnella, già Pagella d’Oro del Liceo Classico Statale Leopardi della nostra San Benedetto del Tronto, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica di Roma e la Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Bologna. Ha affinato le sue capacità professionali in molteplici esperienze formative all’estero, in particolare negli Usa, in Sudafrica ed in Inghilterra. Dopo essere stato per sette anni Capo Equipe e Responsabile della Chirurgia Laparoscopica d’Urgenza e del Trauma all’Ospedale Maggiore di Bologna e per due anni Primario di Chirurgia Colorettale all’Ospedale dell’Università di Cambridge, è tornato in Italia nel 2020 per adempiere al doppio impegno di Professore Universitario e Primario della Chirurgia 1 dell’Ospedale di Circolo di Varese. Di Saverio è inoltre membro autorevole di molte riviste scientifiche, in particolare del Giornale Britannico di Chirurgia e del Giornale della Società Britannica di Chirurgia Colorettale, avendo pubblicato più di 300 articoli peer reviewed e 700 abstracts per articoli non peer reviewed.

Queste le sue parole subito dopo la nomina: “Sono veramente molto felice! Proprio in un caldo Giugno di 27 anni fa mi licenziavo con 60/60 dal Liceo Classico Statale Giacomo Leopardi di San Benedetto del Tronto, dove avevo trascorso cinque anni contrassegnati da grandi soddisfazioni e da un’eccellente formazione, grazie al contributo di esimi docenti e alla guida esperta ed amorevole di mia madre Gabriella, professoressa di letteratura. Mi licenziavo peraltro con una menzione della Commissione d’Esame che mi consigliava di proseguire gli studi in una facoltà scientifica. Ricordo che alla maturità scelsi di portare Greco e Fisica, una combinazione di materie umanistiche e scientifiche. La mia carriera medica è sempre stata accompagnata da questo binomio: del resto la Medicina, che non è una scienza esatta, rappresenta l’equilibrio tra queste due dimensioni del sapere. Ricordo ancora con piacere tutti i miei compagni di Liceo che sarò ben felice di rivedere al più presto. Come nel cerchio della vita del film ‘Il re leone’, finalmente torno lì dove tutto è iniziato! Da San Benedetto del Tronto, infatti, sono partito per il Policlinico Gemelli di Roma, iniziando un lungo viaggio che mi ha portato agli estremi del mondo, nell’altro emisfero in Sudafrica, poi nel continente americano e precisamente negli Stati Uniti, poi di nuovo in Europa e precisamente nel Regno Unito, fino al rientro in Italia a Varese. Ora finalmente torno nei miei luoghi del cuore. Sono molto soddisfatto di approdare in una struttura dalle grandi tradizioni. Già solo il nome dell’ospedale, Madonna del Soccorso, mi fa venire i brividi e mi carica di responsabilità ed entusiasmo: personalmente, lo ritengo una benedizione.”

Per quanto riguarda il futuro insediamento, Di Saverio deve attendere i tempi tecnici necessari per le sue dimissioni all’Ospedale di Varese, quindi non è ancora certa la data di inizio della sua operatività a San Benedetto del Tronto: “Non conosco ancora la data precisa, ma sicuramente sarà già in estate. Nel frattempo sono tranquillo, perché so che l’equipe del reparto di Chirurgia a San Benedetto del Tronto ha fatto molto bene in passato, sia negli anni in cui è stato diretto dal Dott. Siquini sia negli ultimi due anni in cui i colleghi, guidati dal Dott. Pellegrini, nonostante la pandemia, hanno mantenuto l’attività chirurgica.”

Mi chiedi le aspettative per il futuro – prosegue Di Saverio – ed io, con estrema sincerità, ti dico che mi piacerebbe lavorare in un ambiente sereno e di alta competenza, con una squadra collaborativa in cui ognuno sia lieto di insegnare qualcosa all’altro e, allo stesso tempo, apprendere qualcosa dall’altro, come è successo all’Ospedale di Circolo di Varese. In questi due anni ci siamo proprio amalgamati ed abbiamo lavorato molto bene. Lascio dei ragazzi entusiasti, in particolare il dott. Samuele Colombo, che è stato un ottimo e validissimo assistente e che auguro di avere in equipe a qualunque futuro direttore. Ringrazio anche la dott.ssa Maria Grazia Alberio, mia facente funzione, che spesso è stata il mio aiuto in sala operatoria e sempre si è rivelata precisa e puntuale nella gestione pre e post operatoria dei pazienti, anche quelli complessi venuti dalle Marche con gravi metastasi epatiche. Lascio peraltro delle validissime promesse chirurgiche che hanno tutti i numeri per divenire primari a loro volta, come il dott. Matteo Annoni, che nel mio reparto ho nominato come principale responsabile della Chirurgia Endocrino-Metabolica: la sua competenza di Chirurgia Tiroidea era già elevata prima del mio arrivo, ma poi, grazie ad alcune skills che gli ho insegnato, ora è totalmente autonomo sugli interventi laparoscopici del rene. Mi auguro che l’azienda riconosca al dottore la giusta professionalità con la nomina di una posizione professionale adeguata, di responsabile o di facente funzione. Ringrazio infine il dott. Andrea Leotta e la dott.ssa Caterina Franchi, che sono stati assistenti seri, puntuali ed affidabili e che hanno sempre seguito i pazienti sia in reparto che in ambulatorio, oltre anche i tirocinanti. Ringrazio infine anche le specializzande che hanno lavorato con me: Emma Nahal, Elisa Bottazzoli, Dorotea Confalonieri, Cristina Peverelli e Sara El Adla. Insomma lascio dietro di me un’ottima squadra di chirurghi, in media molto giovani, ma già pronti a spiccare il volo per le loro alte professionalità.”

Per quanto riguarda il prossimo futuro – conclude Di Saverio – non vedo l’ora di iniziare la mia nuova avventura professionale, circondato dagli affetti più cari e dalle mie amicizie storiche. Mi piacerebbe inoltre continuare ad impegnarmi nel mondo del volontariato, prestando la mia opera gratuita per i malati oncologici. Non so se a San Benedetto del Tronto ci siano già degli ambulatori gratuiti di assistenza medica, chirurgica e psicologica per i pazienti che ne hanno davvero bisogno: se non c’è, mi piacerebbe creare qualcosa del genere con alcuni colleghi; se, invece, già c’è, mi piacerebbe potenziarli anche con la mia presenza. Sono, infatti, fermamente convinto che le capacità di ciascuno debbano essere messe a disposizione di tutti, sia per il bene della collettività, sia per il proprio bene, perché grande è la gioia nel dare, più che nel ricevere.”

Carletta Di Blasio: