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Maturtità, Lorna Sina (Liceo Rosetti): “Superare questo difficile periodo è stato il più grande esame da sostenere”

Di Luigina Pezzoli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Tanti i ragazze e le ragazze della Riviera che in questi giorni sono alle prese con la maturità. Dopo mesi trascorsi in camera da soli a seguire lezioni online adesso hanno una grande voglia di dimostrare quanto fatto, nonostante il difficile periodo legato alla pandemia da Covid-19, e spesso accomunati da un forte sentimento di solitudine. «Superare questo difficile periodo è stato, a mio avviso, il più grande esame da sostenere; se siamo riusciti ad affrontarlo, questa prova finale, in fondo, non deve farci così paura» sono le parole della diciannovenne Lorna Sina, del 5F liceo scientifico Rosetti che il prossimo 25 giugno sosterrà l’esame.

«Ancora non riesco a credere di essere giunta al capolinea di questo percorso – prosegue la studentessa – Nella mia discussione partirò da un elaborato, preparato nel mese di maggio, concernente due argomenti, rispettivamente di matematica e fisica: integrali impropri ed effetto fotoelettrico. Se da un lato posso sembrare fortunata di altri ad avere più tempo per prepararmi al meglio, dall’altro con il passare dei giorni l’ansia si fa sentire sempre di più. È difficile accettare l’idea che a settembre insieme ai miei compagni non ci ritroveremo nel nostro istituto scolastico, ormai una sorta di seconda casa, con i professori che hanno scandito il ritmo delle nostre giornate. Seguire le lezioni on-line è stato difficile, impossibile negarlo, tanti i momenti di sconforto che abbiamo vissuto, sia per la solitudine della camera sia per l’incomprensione spesso dovuta a problemi tecnici come la mancanza di segnale, ma ciò non ci ha fatto perdere di vista l’obiettivo finale, per cui ci siamo preparati adeguatamente».

Luca Neroni, 18 anni anni, anche lui studente del liceo scientifico sambenedettese non nega di provare un po’ di agitazione con l’avvicinarsi del grande giorno. «Il mio esame è fissato per il 29 giugno – afferma lo studente – e mentre proseguo nel ripasso del programma, l’ansia e l’agitazione crescono, come del resto è normale che sia. L’argomento che mi è stato assegnato, e dal quale partirò, è quello di un modello economico di pandemia: un’estrema semplificazione dello sviluppo del contagio e di come questo influenzi le decisioni individuali dei cittadini nello scegliere di andare a lavoro o di rimanere a casa. Scelte che dipendono anche da considerazioni di tipo economico e che avranno poi una ricaduta diretta sul Pil e sull’economia in generale». Anche Luca Neroni sottolinea come la pandemia, e dunque le varie restrizioni che ne sono derivate, abbia inciso nella preparazione. «Inevitabilmente noi studenti abbiamo dovuto ripensare il nostro stile di vita per adattarci alla Dad e alla continua apertura e chiusura delle scuole. Non possiamo negare che tutto ciò continuerà ad avere un impatto sul nostro modo di relazionarsi e interagire con gli altri, così come sul nostro benessere mentale, dal quale dipende anche il nostro livello di concentrazione. Questa situazione, a dir poco surreale, ha però offerto nuovi spunti di riflessione e, grazie alla disponibilità di più tempo libero, ha permesso di portare avanti i propri interessi e di approfondire gli studi in maniera individuale, specialmente grazie alle tecnologie di cui disponiamo e alle continue iniziative virtuali offerte dal Miur, opportunità che permettono di confrontarsi su ciò che accade nel mondo».

Studenti che ce la stanno mettendo tutta per concludere una fetta importante del loro percorso di studi.

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