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Don Vincenzo Catani “AAA cercasi felicità”

CASTIGNANO – Pubblichiamo la riflessione di Don Vincenzo Catani.

AAA cercasi felicità: su tutti i giornali potremmo inserire una pubblicità del genere richiesta da ciascuno di noi, senza eccezione. Che ognuno cerchi d’essere felice è un’affermazione fin troppo evidente: basta guardarsi dentro e analizzare i nostri sogni più segreti e le nostre fantasie più recondite.
Ma la felicità è conseguenza di un equilibrio interiore dell’uomo e ha sede nel profondo di ogni singolo ed è la conseguenza di una rete di rapporti bellamente vissuti.
Anzitutto il giusto rapporto con sé stessi. È strano, ma non è facile accettarsi e creare un rapporto sereno con il proprio mondo interiore, con il proprio carattere, con la propria storia personale.  L’accettazione di sé è il primo gradino della felicità, accettazione che non vuol dire chiudere gli occhi di fronte alle miserie personali, ma sapervi convivere con ironia e con tensione continua verso il miglioramento di sé.
È poi importante un giusto rapporto con gli altri. L’”altro” può essere considerato o “l’inferno” di sartriana memoria, o l’aiuto indispensabile per il personale equilibrio; può essere o la pesante pietra che schiaccia o la mano che ti solleva. L’equilibrio con l’“altro” esige comprensione, stima reciproca, accettazione della diversità, scoperta della positività, sensibilità al perdono. Non ci potrà essere vera felicità per chi si chiude a riccio, per chi macina solo e sempre il proprio mondo con il rischio di consumarsi ed esaurirsi.
Infine, ma certamente racchiude e dà significato agli altri rapporti elencati sopra, è importante un giusto rapporto con Dio, l’”altro” per eccellenza. Chi vive di fede ha già fatto l’atto fondamentale della fiducia e dell’abbandono. La fede è un affidamento che dona gioia, la stessa che prova un bambino impaurito che si mette nelle forti mani di un papà. Chi vive di fede coniuga la sua vita con una serenità interiori senza pari, anche nei momenti terribili dovuti alle contingenze della vita.
A volte andiamo a cercare la felicità chissà dove, senza pensare che essa è dentro di noi, a portata di mano”.

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