“Il Sinodo è camminare insieme. Ma è molto difficile camminare insieme se non sperimentiamo la vicinanza. È importante sentire la vicinanza fisica che, però, deve essere accompagnata da una vicinanza compassionevole. Dio è in comunione con il dolore e la sofferenza del popolo”. Così il card. Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e presidente di Caritas internationalis, nell’intervento che ha aperto la seconda giornata dell’Assemblea congiunta dell’Unione internazionale delle superiori generali (Uisg) e dell’Unione superiori generali (Usg) sul tema “Farci sorelle, farci fratelli. La vita consacrata al servizio della fraternità in un mondo ferito”. Trascurare i poveri e la creazione, ha detto il cardinale citando l’enciclica “Laudato si’”, si deve al fatto che “tanti esperti, media e centri di potere sono lontani dai poveri”: “Non si può vivere e ragionare a partire da una posizione comoda, quando si parla di povertà. Tutto ciò può portare a un addormentamento della coscienza”. Per il card. Tagle, infatti, “la vicinanza spirituale, fisica ed esistenziale ci aiuta a camminare con il popolo verso un mondo più giusto e pacificato. Ma noi pastori e leader religiosi dove siamo? Potremmo cadere anche noi nella trappola di essere lontani dai poveri e dalla sofferenza? Di offrire soluzioni a situazioni che cerchiamo di evitare?”.

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