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Valerio Tomassini: musica, collaborazione tra artisti e sogni che diventano realtà

ACQUAVIVA PICENA – Abbiamo incontrato il giovane Valerio Tomassini , l’anima di due nuove realtà presenti sul territorio e legate al mondo della musica: Pro Art Factory (cooperativa musicale) e Popper Stopper Recz Productions (studio di registrazione). Valerio ci ha spiegato come quasi tutto ciò che è legato a questo mondo sia stato “riscritto” e di come molte cose siano più accessibili che in tempi passati.

Etichetta discografica, studio di registrazione, sound musicale e altro… Sono terminologie che fino a poco tempo fa facevano pensare solo alle grandi città e che non tenevano conto della gestione da parte dei giovani. Invece …

Una tecnologia più accessibile e “snella” nell’utilizzo ha fatto sì che grandi distanze esistenti dieci/quindici anni fa si siano accorciate (e in molti casi azzerate). Il che è sicuramente un bene perché ha permesso a talenti nella produzione musicale di venire fuori anche da zone “periferiche” rispetto alle grandi città e realtà musicali. È anche vero che le grandi città restano ancora (e ci mancherebbe) centri di possibilità ed opportunità che la provincia non può dare, ma è importante che i giovani talenti musicali possano iniziare a far girare ed affinare la propria arte abbastanza presto nella zona in cui sono nati, crescono e vivono. In tal modo poi il passo più grande di confrontarsi con l’ambiente musicale di grandi metropoli e centri musicali, non fa poi così paura.

“Uniti per dare forza all’arte”. Secondo voi la musica, l’arte in generale, la cultura, sono sottovalutate?

Fortunatamente no. È cambiato il modo in cui la cultura viene percepita dalle masse.La Proart Factory, con cui collaboro, è una cooperativa che ha scelto lo slogan “uniti per dare forza all’arte” perché la nostra intenzione è di creare una rete fitta tra artisti, professionisti e addetti del settore per far sì che ogni progetto sia spinto quanto più forte possibile. Nell’unione c’è sempre la forza, idee che si incontrano, confronti. Se si rema tutti dalla stessa parte, la barca prende il largo velocemente.

Per tutti coloro che vogliono inserirsi nel mondo della musica, quanto è importante la consulenza con altri giovani professionisti ed esperti del settore?

Non solo è importante, è fondamentale. Far venire fuori la propria arte musicale è un concetto che si basa su numerosi equilibri, non solo ovviamente su un talento innato e un forte messaggio su cui basare la propria identità artistica. Gli aspetti da tenere in considerazione sono talmente tanti (e spesso sconosciuti) che un artista non può pensare a tutto, anche per non interrompere il flusso delle idee in piena. L’artista deve pensare alla propria musica, che si realizzi in concreto esattamente come la sente nel suo cuore e nella sua mente. E questo non è qualcosa di oggi, della modernità. È sempre stato così.

Molti giovani vengono spesso scoraggiati nel realizzare i propri sogni, perché la musica, il ballo, il canto e l’arte in generale, spesso non vengono considerati un “vero lavoro”. Cosa consigliate ai giovani che si dovessero ritrovare porte chiuse in faccia?

Di continuare a “bussare”, sicuramente! Essere ostinati nel raggiungere un obiettivo è un aspetto importantissimo nel mondo della musica, come in tanti altri aspetti della vita di tutti i giorni in effetti. Riuscire a vivere di musica e di arte in generale oggi è possibile, non bisogna demordere.

Tutti quei giovani che con tenacia, passione e coraggio creano nuovi progetti, rappresentano un potenziale che lascerà la propria impronta e darà forma ad un nuovo mercato?

Se hanno delle idee creative, sì! Spesso infatti si tende all’imitazione, perché è più facile, è “trendy”, ma si diventa una goccia di un fiume in piena. Ovviamente bisogna essere connessi con il periodo storico/artistico che si vive ed avere anche le conoscenze tecniche il più aggiornate possibile. Detto ciò, lo step successivo è sempre liberare la propria creatività che crea il tratto distintivo della propria arte. La musica è sempre stata un flusso costante che si modifica, rigenera, trasforma. E continua a farlo spinta da nuove genialità che si incontrano e confrontano.

Come è cambiato il mondo delle etichette discografiche con il dilagare di internet?

La loro gestione e il rapporto con gli artisti sono radicalmente cambiati. Le etichette discografiche oggi rischiano meno, vanno con i piedi di piombo in ogni attività, lavorano sempre con un occhio fisso sul budget. Questo perché internet (ma non solo) ha ribaltato la fruizione della musica, l’ha resa più facile, immediata e ha riscritto le “regole del gioco”. Oggi a un artista è richiesto di presentarsi già con un progetto chiaro, professionale, una direzione del proprio lavoro ben presa e una “fan base” solida e collaudata. Il mondo degli Anni ‘70/80 in cui le etichette potevano permettersi di scommettere su una band sentita da un talent scout in un qualche locale non esiste più.

Patrizia Neroni: