L’Assessorato alle pari opportunità del Comune di San Benedetto del Tronto, in occasione della festa internazionale della donna, propone due videoconferenze, accomunate dal titolo ‘Il coraggio delle donne: terre diverse, il medesimo cuore”, dedicate alle donne straniere residenti del nostro territorio, quelle albanesi e quelle originarie del Senegal.

Lunedì 8 marzo, alle ore 18, è in programma quella dedicata alle donne albanesi. Dopo l’introduzione dell’assessore all’integrazione Antonella Baiocchi, i saluti istituzionali del sindaco Pasqualino Piunti, di Nietta Lupi, presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Ascoli Piceno, di Vasil Nushi, presidente associazione albanese, relazionerà Elona Jushi Pasha, giornalista, sul tema “Il ruolo della donna  nella nostra terra madre e nella società Italiana”. Interverranno Adelina Haxhiu, Luljeta Osmanaj, Merita Hasanaj, Irisa Nushi. Modera Gianni Balloni, consigliere comunale.

Venerdì 12 marzo, invece, si tratterà della condizione delle donne del Senegal. Con la moderazione del dibattito dell’assessore alle pari opportunità Antonella Baiocchi e i saluti del sindaco Pasqualino Piunti, di Tullio Galluzzi, Console del Senegal, di Nietta Lupi della Commissione provinciale Pari Opportunità e di Cisse Baye Mbissane, presidente dell’associazione Immigrati Senegalesi residenti in Abruzzo e Marche – AISAM, relazionerà Relatori Daba Diagne, delegata AISAM, su “Il ruolo della donna nella nostra terra madre e nella società Italiana”.

Entrambe le videoconferenze saranno visibili sulla pagina Facebook del Comune di San Benedetto del Tronto e successivamente rese disponibili sul canale YouTube del Comune.

“Un’integrazione reale passa necessariamente attraverso la conoscenza – dice l’assessore Baiocchi –  solo così possiamo avvicinarci al nostro prossimo, alle sue speranze,alle sue sofferenze, solo così è possibile abbattere i muri della diffidenza facendoci scoprire molto più vicini di quanto spesso pensiamo. Nel nostro territorio sono attive diverse realtà associazionistiche di residenti stranieri di prima e seconda generazione. Ho voluto dare spazio a due di esse con le quali in questi anni il mio assessorato ha instaurato ottimi rapporti e dare loro l’opportunità di illustrare il tema della condizione femminile da un punto di vista diverso, quello appunto delle donne straniere che vivono in Italia”.

 

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