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San Gabriele dell’Addolorata, la parrocchia di Villa Rosa si prepara ad onorare il Santo

MARTINSICURO – La parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata di Villarosa si prepara ad onorare la ricorrenza del Santo a cui è intitolata la Chiesa e la cui memoria liturgica è celebrata il 27 Febbraio, data della sua morte.

Il parroco, don Alfonso Rosati, dichiara: “Purtroppo i limiti imposti dalla situazione sanitaria ci impediscono di organizzare festeggiamenti che prevedano il coinvolgimento di molte persone, con il rischio di creare assembramenti. Abbiamo quindi pensato di sottolineare l’appuntamento dal punto di vista liturgico con due momenti dedicati ai più giovani. Al mattino faremo una celebrazione con i ragazzi più piccoli, approfittando del fatto che le scuole sono chiuse per la festività del patrono. Nel pomeriggio, invece, la Santissima Messa sarà rivolta soprattutto agli adolescenti e ai giovani: la celebrazione, infatti, sarà incentrata sulla figura del Santo e delle sue virtù e coglieremo l’occasione per dare il benvenuto a don Silvio Giampieri, come collaboratore per la pastorale nella famiglia parrocchiale villarosana. A tal proposito, la comunità è ben lieta di accogliere don Silvio: la sua presenza, che è molto gradita ed utile al bene della parrocchia, è in realtà, occasione di collaborazione e di confronto già in atto da un po’ di tempo, quindi sabato ci sarà solo l’ufficialità di tale cooperazione.”

“Abbiamo pensato di dedicare l’intera giornata ai giovani – prosegue don Alfonso – perché San Gabriele, patrono della nostra parrocchia, della cittadina martinsicurense e della regione Abruzzo, è patrono anche della Gioventù Cattolica Italiana. La sua vita, infatti, è l’esempio di come anche in giovane età si possa offrire la propria vita a Dio, vivendo con il sorriso anche la malattia e la morte. Per questo motivo San Gabriele viene definito il santo del sorriso, perché ha vissuto sempre con gioia ed entusiasmo la sua esistenza, anche nelle varie sofferenze della sua vita. Il quotidiano è stato il suo pane, la semplicità il suo eroismo. La sua storia, quindi, è un monito anche per noi oggi. Le piccole fragili cose di ogni giorno, in lui sono diventate grandi per lo spirito con cui le compiva. Era solito ripetere spesso: ‘Dio non guarda il quanto ma il come; la nostra perfezione non consiste nel fare le cose straordinarie, ma nel fare bene le ordinarie‘. In effetti, così è stata la sua vita, una vita trascorsa all’ombra del Crocifisso e di Maria Addolorata, la sua ragione di vita. Questo è dunque il segreto della sua santità: ‘Gabriele ha lavorato con il cuore’.”

Don Alfonso poi conclude: “La festa di Sabato sarà anche un’occasione per noi, pur distanti e lontani in questa particolare situazione, di sentirci vicini, vivendo in comunione questa festività e lasciandoci abbracciare da questo Santo giovane, ma testimone dell’Amore sperimentato, come lo stesso racconta al padre: ‘La mia vita è una continua gioia … La contentezza che io provo è quasi indicibile … Non cambierei un quarto d’ora di questa vita‘. Inoltre, seppur nella limitatezza imposta dalle norme anti-covid, abbiamo il desiderio di esternare con dei segni la nostra partecipazione a questa ricorrenza, grazie all’impegno e alla fantasia degli operatori parrocchiali e al coinvolgimento dell’amministrazione comunale. Possa, dunque, San Gabriele supportarci, con la sua intercessione, a sperimentare la gioia, come ha fatto Lui, che si è sentito riempire da Dio il cuore di gioia, e soprattutto a viverla e raccontarla con la vita.”

Carletta Di Blasio: