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Festa di sant’Antonio Abate ad Acquaviva Picena edizione 2021

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena ogni anno in occasione della festa di sant’Antonio Abate si svolge una processione in onore del santo e durante la processione vengono benedetti gli animali e le campagne. Questa festa molto cara agli acquavivani, quest’anno non si è potuta svolgere per via della crisi sanitaria in corso.

Una festa che comincia molto prima del 17 gennaio, quando il gruppo dei Cantori di sant’Antonio Abate girano in lungo e in largo per le vie del paese e dei territori circostanti per la questua, tutto ciò che viene raccolto va poi a convogliare nella “festa dell’anziano”, un pranzo dove ci si ritrova per mangiare e per divertirsi. Il gruppo dei Cantori, al suono degli organetti, intonano le canzoni dedicate al santo.

Nonostante quest’anno la festa si sia vissuta in modo austero, senza nemmeno la benedizione dei panini, durante la Messa padre Giuliano, del convento di sant’Agostino di Acquaviva Picena lo ha ricordato nell’omelia: “Trovare e conoscere Dio è lo scopo primario della vita del cristiano. Dalla Scrittura Sacra apprendiamo che prima che noi ci voltiamo a guardare il Signore, Lui è già alla nostra ricerca. Gesù, suscita l’attenzione di uno dei discepoli di Giovanni Battista. Si mette così, dopo aver ascoltato il suo primo maestro, alla sequela di Gesù. Il discepolo si trasforma in testimone e chiama altri a seguire il Cristo. Anche noi, dopo aver conosciuto Gesù, dobbiamo dare testimonianza, assumere gli impegni e gli insegnamenti del Signore, viverli coerentemente e farli diventare testimonianza ed esempio per gli altri. non basta dire: “Ecco Signore, parla che il tuo servo ascolta”, come afferma Samuele. In questo brano colpisce la prontezza e la disponibilità di Samuele, il quale appena si accorge che Dio lo chiama si rende subito disponibile a fare la sua volontà. Anche noi dobbiamo essere pronti a seguire la volontà di Dio. A chiedere con insistenza al Signore cosa Lui vuole da noi, nel Padre Nostro diciamo: “Sia fatta la Tua volontà”, noi cristiani dobbiamo fare in modo che queste non rimangano solo parole. Da parte nostra ci deve essere tutta la nostra disponibilità per seguire la volontà divina. Nell’uniformità alla volontà di Dio consiste la vera santità. E il santo che oggi celebriamo, sant’Antonio Abate, è l’esempio di colui che apre non solamente gli orecchi del corpo, ma anche gli orecchi dell’anima. Dio ci parla in tanti modi, attraverso la coscienza, attraverso una persona amica, attraverso la testimonianza e attraverso la Parola di Dio. Sant’Antonio un giorno mentre si trovava a Messa ha ascoltato un passo del Vangelo dove è scritto: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri. Poi vieni e seguimi”. Sant’Antonio ha sentito che Dio parlava al suo cuore. Immediatamente decide di donarsi completamente a Dio, e così vende tutto quello che ha. Sant’Antonio era un uomo molto ricco che aveva ereditato dal padre terreni fertilissimi. Dopo avere lasciato una sicurezza alla sua sorella, comincia a vivere da povero e si dona a Dio nella preghiera nel lavoro, libero dai beni materiali. Diventa un testimone dell’amore di Dio. Sant’Antonio non si accontentò di amare Dio, di seguirlo, di servirlo, ma soprattutto ha fatto il proposito di testimoniarlo, di portare Dio ai fratelli del mondo intero. Dio ha detto anche a noi di andare in tutto il mondo ad insegnare quello che abbiamo imparato da Lui e di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Quando questa catena di testimonianza si spezza, ad esempio i genitori non sono testimoni di Dio in famiglia, quando anche noi sacerdoti non siamo più testimoni con la nostra vita di santità, si ferma questa catena di trasmissione dell’amore di Dio e non insegniamo agli altri la strada che conduce a Dio, succede quello che vediamo continuamente in questa epoca: gli uomini sono sempre più attaccati alle cose materiali, preoccupati di tutto tranne che del Signore, quanto tempo speso per qualsiasi cosa meno che per la gloria di Dio e per la propria salvezza e per la salvezza degli altri. Nessun fedele può ritenersi dispensato dall’essere testimone di Dio agli altri. Se non seguiamo l’esempio di Gesù, se non seguiamo l’esempio di santi come sant’Antonio Abate siamo veramente molto lontani dalla santità divina”.

Patrizia Neroni: