COLONNELLA – “A seguito del provvedimento di chiusura delle scuole emesso dal nostro Sindaco lo scorso 6 Ottobre, molti sono i disagi che noi genitori stiamo affrontando, sia per quanto riguarda l’espletamento della didattica a distanza sia per quanto concerne lo stato di ansia ed incertezza che stiamo vivendo, visto che non sappiamo molto di quello che è successo e sta succedendo.” Queste le parole di Fausto Di Quirico e Romeo Di Saverio, due genitori di ragazzi e bambini che frequentano ogni grado delle scuole presenti sul territorio e che sono anche gli attuali Rappresentanti del Plesso Colonnellese all’interno del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Corropoli – Colonnella – Controguerra.

“Con la chiusura delle scuole siamo precipitati nuovamente nel baratro della didattica a distanza” – proseguono i due papà – “e molti genitori che lavorano sono costretti a lasciare i propri figli ai nonni oppure ad una baby-sitter, con tutte le spese e difficoltà che questo comporta. I nonni, in particolare, si sono dovuti riscoprire provetti informatici per riuscire a risolvere problemi di connessione, scaricare files, scansionare immagini e usare piattaforme a loro sconosciute. Inoltre c’è anche un problema legato ai dispositivi elettronici. I genitori, che non sono in possesso di computer o tablet e hanno più di un figlio in età scolastica, devono privarsi durante le ore di lavoro anche del proprio telefono cellulare al fine di far seguire le lezioni ai propri figli. La Dirigente è intervenuta nella scorsa primavera fornendo alcuni dispositivi a chi ne fosse completamente sprovvisto, quindi – per intenderci – l’alunno, che aveva a disposizione il telefono del genitore, non rientrava tra i beneficiari. Noi genitori pacatamente ci siamo nuovamente rimboccati le maniche e – alla meno peggio – abbiamo deciso di affrontare al meglio questo déjà-vu; ma ora, ad Ottobre, a differenza di Marzo scorso, questa situazione trova problematiche ben più ampie poiché non siamo in un vero e proprio “lockdown” e noi genitori continuiamo a lavorare. Infine, con la nuova modalità di didattica espletata a volte in maniera “sincrona” e a volte in maniera “asincrona”, per alcuni alunni le lezioni non sono proficue ed efficaci come quando si è a scuola o in video, quindi di fronte all’insegnante con il quale c’è un confronto diretto ed immediato. Rischiamo che, superato questo periodo, ci sia un apprendimento della materia, diversificato a seconda dei vari alunni. E siamo certi che purtroppo rimarrà più indietro chi è già in difficoltà.”

Il Dirigente Scolastico, la Dott.ssa Manuela Divisi, precisa che, per quanto riguarda la didattica a distanza, nulla è lasciato alla sua iniziativa personale: “Mentre durante il lockdown tutto è stato lasciato all’improvvisazione ed ogni istituto si è organizzato come meglio ha potuto, al contrario, in questo nuovo anno scolastico, abbiamo delle linee guida ministeriali ben precise che parlano di modalità sincrona ed asincrona, stabilendo anche il numero di ore per ciascuna di esse. Capisco il disagio dei genitori, ma purtroppo nulla è nelle mie possibilità per alleviarlo: in una situazione del genere, infatti, non ho margine di scelta, bensì solo l’obbligo di applicare i protocolli ministeriali previsti.”

I signori Di Quirico e Di Saverio, lamentano inoltre una mancanza di comunicazione da parte delle varie istituzioni che chiarisse la situazione ed, in qualche modo, rassicurasse i genitori: “Sebbene in un primo momento siamo stati contenti e concordi con l’operato dell’Amministrazione che con il suo fare e l’immediata Ordinanza di chiusura ha voluto presumibilmente prevenire dei contagi, tuttavia ancora oggi, dopo più di due settimane, ci troviamo un po’ nel limbo del dubbio, in quanto di poco siamo a conoscenza per ciò che ha portato alla decisione drastica della chiusura. Non sappiamo ufficialmente se il presunto caso di contagio di cui si parla nell’ordinanza sia divenuto reale o meno, se i positivi al covid nel mondo della scuola siano uno o più di uno e soprattutto non sappiamo quali classi o pullmini siano coinvolti nella questione. Non sappiamo davvero nulla, se non ufficiosamente per sentito dire, ma non possiamo rincorrere le voci di paese su un tema importante come la salute dei nostri figli; al contrario abbiamo bisogno di comunicazioni chiare da parte delle istituzioni. Dopo la chiusura delle scuole, eravamo in attesa del responso da parte della Asl sui tamponi eseguiti e quindi di successivi chiarimenti sull’evoluzione della vicenda da parte delle varie istituzioni, quindi del Dirigente Scolastico, del Sindaco e della Asl. Purtroppo invece a noi non è arrivato alcun chiarimento. Dalle due Ordinanze del 5 e 6 Ottobre si evince che ci fosse necessità ed urgenza di chiusura degli edifici scolastici, per un numero sempre più crescente di casi di positività al COVID-19 e che – da una nota della Cooperativa Sociale Intercoop – si segnalava un possibile caso di positività, in attesa di conferma da parte della ASL competente, non specificando di quale mezzo di trasporto scolastico si trattasse. Senza voler ovviamente violare la privacy degli addetti a quel servizio, sarebbe stato comunque utile identificare il mezzo per lasciare ai genitori degli alunni che usufruivano di quel pullmino la scelta di far effettuare il tampone ai propri figli, tramite Asl o magari privatamente, se lo avessero ritenuto opportuno, visto che ci sono alunni che stanno a contatto con familiari a rischio. Vogliamo ricordare che la Cooperativa Sociale Intercoop è vincitrice d’appalto per il trasporto scolastico nel Comune di Colonnella e quindi ci viene spontaneo pensare che la probabile positività, di cui tratta l’Ordinanza, sia probabilmente da attribuire a personale addetto a quei servizi. Di fatto ad oggi però, seppur privatamente richiesto direttamente al Sindaco, nulla ci è stato riferito, né a noi rappresentanti d’Istituto né agli altri genitori, come possiamo appurare direttamente dagli stessi. Mancano comunicazioni chiare sia in merito alle vicende già ampiamente descritte sia in merito a ciò che verrà fatto nel prossimo futuro, considerato anche che risulta imminente la scadenza dell’Ordinanza prevista per il 24 Ottobre. In un’intervista televisiva il Sindaco aveva dichiarato che sarebbero stati eseguiti tamponi a tappeto per tutti gli alunni dell’Istituto di Colonnella, ma anche di questo non si sa più nulla. Poiché sono già trascorse due settimane dalla chiusura delle scuole e mancano solo pochi giorni per la loro riapertura, le famiglie dovrebbero già aver ricevuto indicazioni relative alle modalità di esecuzione dei tamponi: non è infatti ipotizzabile che la Asl riesca ad effettuare e processare in due giorni i tamponi di tutti gli alunni dell’istituto colonnellese, a cui vanno aggiunti i vari operatori scolastici (docenti, educatori, trasportatori, accompagnatori, collaboratori). Ci auguriamo che il Sindaco ci risponda con celerità. Chiediamo prima di tutto che venga fatta chiarezza su quanto accaduto, al fine di aggiornare ed informare prima possibile tutte le persone coinvolte nel mondo della scuola; inoltre vogliamo sapere come e quando verranno effettuati i tamponi annunciati, così da permettere un rientro a scuola sereno ed in sicurezza.”

Il Dirigente Scolastico, Manuela Divisi, chiarisce così la sua posizione: “La chiusura della scuola è stata disposta da un’ordinanza del Sindaco della quale sono stata messa a conoscenza qualche ora prima e della quale ho preso atto. Preciso inoltre che non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale da parte della Asl in merito ad un caso di positività al Covid-19 all’interno della scuola. Questo non significa che non ci sia stato da parte dell’operatore scolastico – sia ben chiaro – significa soltanto che a me non è stato detto nulla. Quando ho provato a chiamare la Asl per avere delle spiegazioni, il medico con cui ho parlato al telefono mi ha detto che non c’erano le condizioni medico-legali per avviare il protocollo di avviso della scuola: infatti, se c’è un caso di positività di un sintomatico, la Asl fa la tracciabilità dei contatti avuti nelle 48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi; se si tratta invece di un asintomatico, ci si limita alle 48 ore precedenti all’esecuzione del tampone. Essendo stata chiusa già dal 6 Ottobre, la Asl non ha ravvisato alcuna necessità di avvisare la scuola.”

Il Sindaco, Leandro Pollastrelli, sentito per l’occasione, dichiara: “I rappresentanti Di Quirico e Di Saverio non hanno mai, neanche privatamente, richiesto informazioni sulla scuola a me nè sono venuti rappresentanti di classe a chiedere spiegazioni in merito all’ordinanza di chiusura delle nostre scuole. I rappresentanti di Istituto, come tali, possono accedere, per avere notizie in merito, presso l’Istituto Comprensivo, a cui in data 12 Ottobre 2020 ho inviato una regolare pec con la quale, oltre a fornire notizie informative, chiedevo i dati sensibili degli alunni interessati, il tutto nel rispetto della legge sulla privacy. Personalmente, per il ruolo che ricopro, non posso fare chiacchiericcio sui social, ma applico e rispetto le leggi. L’ordinanza emessa parla chiaro e contiene tutte le motivazioni circa la chiusura della scuola. Un’emergenza sanitaria senza precedenti, che ha portato in questi giorni a 29 il numero di casi positivi al covid-19 con diversi focolai sul territorio, coinvolgendo interi nuclei familiari, impone misure eccezionali (chiusura delle scuole compresa) che di fatto sono state adottate e che stanno dando i loro frutti. Preciso che, relativamente alla questione scuola, la Asl di Teramo ha comunicato a tutti i Sindaci le nuove linee guida circa le procedure operative da adottare nei diversi casi di contagio, alle quali il nostro Comune ha prontamente aderito mettendo a disposizione tutti i dati necessari. Sarà quindi compito solo della Asl gestire l’emergenza sotto il profilo strettamente sanitario, con eventuali contatti diretti e sottoporre al tampone obbligatorio, le persone che loro ritengono a rischio contagio. Il Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, adotta gli atti a tutela della salute pubblica ed è obbligato al rispetto di tutte le norme di riservatezza dei dati sensibili, dati questi ultimi, che possono essere trattati dalle singole autorità solo con le persone interessate, cosa questa disconosciuta dai rappresentanti di istituto”.

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1 commento

  • Roberto Lavecchia
    22/10/2020 alle 12:24

    Buonasera, vorrei sapere gentilmente se l attività scolastica riprenderà il 26 ottobre o se si continuerà con la didattica da casa ??? Grazie mille

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