Alla cerimonia di consacrazione hanno preso parte, oltre ai salesiani dell’Ucraina, anche i rappresentanti delle autorità civili e la popolazione locale. “Purtroppo – concludono i religiosi – a causa della pandemia da coronavirus, abbiamo dovuto limitare i festeggiamenti”. Tuttavia, è stato preparato un opuscolo informativo sulla vita e la missione del Santo piemontese, affinché il suo carisma sia “sempre più conosciuto”. Durante l’emergenza Covid-19, la Visitatoria salesiana dell’Ucraina ha promosso diversi progetti sociali per rafforzare le misure anti-contagio e la prevenzione dal virus. In particolare, a Leopoli, la parrocchia di Maria Ausiliatrice e il Centro giovanile salesiano hanno avviato la produzione di mascherine e di lenzuola da donare all’ospedale comunale e ad altri nosocomi fuori città. Inoltre, sono stati distribuiti numerosi pacchi alimentari alle persone più bisognose, povere e sole. Nel periodo pasquale, poi, il panificio sociale della Congregazione ha preparato i tradizionali dolci a forma di colomba da destinare ai militari in servizio nell’Ucraina dell’est. Infine, i giovani sono stati supportati attraverso “oratori on line” sui social network.