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Il DDL Zan nasconde insidie su libertà di educazione e di opinione

Foto Federico del Zompofot

“Siamo preoccupati per questo progetto di legge che nasconde insidie sulla libertà di educazione e sulla libertà di opinione”. Lo dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), commentando l’approvazione della proposta di legge sull’omotransfobia in Commissione Giustizia. “Non è in gioco la non discriminazione delle persone con orientamento omosessuale, su cui tutti siamo concordi, bensì il rischio di indottrinamento dei bambini fin da piccolissimi sull’ideologia gender, come previsto dall’articolo 5 – avverte il presidente dell’Apg23 -. Si tratta di una ‘colonizzazione ideologica’ per usare le parole di Papa Francesco. Inoltre, il fatto che abbiano dovuto esplicitare con un emendamento che è tutelata la libertà di opinione la dice lunga sulla pericolosità di questa norma, eccessivamente vaga e discrezionale, approvata in piena notte”.
“Mi chiedo se, la prossima volta che diremo che secondo noi un bambino ha diritto ad essere adottato da un papà ed una mamma, maschio e femmina, saremo perseguiti penalmente per il reato di omotransfobia”, conclude Ramonda.

Riportiamo di seguito il comunicato del centro studi “Rosario Livatino”

Redazione: