RIPATRANSONE – Il titolo che Mario Vespasiani ha assegnato a questa serie di incontri estivi dedicati ai giovani, riprende il motto cinese che suggerisce, in quel felino caro all’autore, un’appropriata metafora del tempo che stiamo vivendo, esortando a non affrontare la Tigre (le difficoltà) direttamente o di tentare la fuga di fronte a lei, ma di saltarle in groppa e correre insieme nell’impresa ardua di resisterle e perfino di usare la sua forza come mezzo di conoscenza e di libertà estrema. Il momento attuale fatto di contrasti e dolore, ma anche di stimoli e nuove opportunità è per Mario Vespasiani un’occasione per temprarsi, per affinare ancor più lo sguardo sulle reali urgenze e sui valori non negoziabili. Per l’artista è necessario quantomai ora maturare una filosofia di vita chiara, una sorta di galateo morale per rimarcare una propria identità senza però estraniarsi dal quotidiano. Gli incontri che partono dall’osservazione profonda, hanno l’obiettivo di sensibilizzare nei giovani partecipanti uno sguardo libero e indipendente, vivace e curioso. Un modo per sviluppare la propria capacità di attenzione verso se stessi e gli altri, per difenderla e comprendere le diversità.

Gli incontri tracceranno un percorso che passa dalla meditazione alla comprensione dell’abusato termine “bellezza”, dalla simbologia del colore e del suo uso inconsapevole, fino alla creazione di un’opera collettiva.

Mario Vespasiani è tra i pochi artisti professionisti italiani a non aver abbandonato i propri luoghi di nascita e di averli costantemente valorizzati con iniziative culturali durante tutta la sua carriera e tale progetto nato in collaborazione con il Gr. Est. Parrocchiale 2020 è uno di questi.

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