RIPATRANSONESuor Perly Gustilo Gajo a nome di tutte le consorelle teresiane della comunità di Ripatransone ricorda con commozione Suor Rosaria che pochi giorni fa è entrata nella vita eterna.

«Cara Suor Rosaria, ci vieni a mancare improvvisamente. Abbiamo sperato tanto di poter rivedere il sorriso che ti ha sempre caratterizzato. Fino all’ultimo momento della tua vita hai sofferto in silenzio e sei stata privata delle consolazioni delle tue care suore per via di questa emergenza sanitaria. Hai vissuto queste ultime settimane della tua esistenza terrena nello stile che ti ha sempre contraddistinto: come sempre non hai voluto essere di peso a nessuno e hai sofferto da sola e in silenzio in ospedale.

Hai sempre nascosto le tue sofferenze ed eri sempre attenta a non dare fastidio a qualcuno. Infatti ogni piccolo piacere che ci chiedevi era sempre accompagnato da tre espressioni: “Posso?”, “Scusa” e “Grazie”. Sono tre parole essenziali, la cui importanza è stata più volte sottolineata da Papa Francesco. Queste parole rappresentano la tua vera umiltà e semplicità.

Sei stata per noi un esempio delle parole di Gesù: «Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli». Eri così serena perché le parole “lamento” e “rancore” non erano presenti nel tuo vocabolario. Infatti non ho mai sentito lamentarti, perché accettavi tutto con gioia e la tua mitezza traspariva sul tuo volto sempre sorridente.

Facevi tutto con precisione perché dicevi che le cose che facevi non erano per te, ma per gli altri e che quindi dovevano essere fatte per bene perché gli altri rappresentano Gesù. Sei stata così sensibile che quando mi vedevi con la faccia seria mi chiedevi subito cosa mi fosse successo e facevi del tutto per consolarmi.

Alla fine di ogni discorso ti chiedevo di cantare qualcosa e tu con tutto il cuore intonavi: “Siamo arrivati da mille strade diverse perché il Signore ha voluto così”. I nostri ricordi con te sono tantissimi e sono per noi tesori da custodire ed esempi da seguire.

Le tue giornate erano sempre accompagnate dalle preghiere perché prima che suonasse la levata eri già presente in coro per dare lode al tuo Sposo e per pregare per le persone che hanno bisogno. In questo modo hai saputo superare tutte le difficoltà perché la tua arma era la preghiera. In particolar modo hanno brillato la tua devozione alla Madonna e la tua carità. Adesso contempli faccia a faccia lo Sposo che hai amato e servito per tutta la vita e che ci hai fatto conoscere attraverso il tuo esempio. Addio Cara suor Rosaria, prega per tutti noi».

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