La formazione calcistica col parroco Di Giosia (Foto: Csi-Teramo)

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – «Aspettiamo di sapere quando potremo finalmente riprendere pienamente le nostre attività. Attualmente è difficile mantenere i legami con tutti i bambini ed i ragazzi». Lo dice il parroco abruzzese Don Marco Di Giosia che porta avanti il MinDC, acronimo di Movimento in Direzione Cristiana. Un gruppo che alla Fede lega anche la pratica sportiva. Ma, si sa, in questi tempi di Coronavirus sono chiusi campi da gioco e parchi pubblici. I più giovani, come le persone di tutte le altre età, sono costrette a passare lunghe giornate in casa. «La nostra squadra iscritta nel torneo teramano del Csi (Centro Sportivo Italiano) è ferma ed è davvero difficile prevedere i tempi di ripartenza» dice il sacerdote sottolineando come lo sport all’aria aperte, veicolo di socialità, si sia dovuto necessariamente piegare alle dinamiche della pandemia. Una linea confermata anche dall’associazione Città dei Bambini che raggruppa molti genitori e nonni del territorio.

Il sodalizio delle famiglie ha lanciato un forte appello rivolto alle autorità locali: «Liberate i minori e gli adolescenti! Stanno acquisendo forme sempre più preoccupanti di dipendenza dai social, dalla realtà virtuale. Se necessario limitate le uscite degli adulti a vantaggio di quelle dei minori – sono parole del presidente onorario dell’associazione: Tonino Armata -. Consentite ai bambini e ai ragazzi, almeno per un giorno alla settimana, di fare movimento all’aperto, da soli o in compagnia di un solo genitore, garantendo il rispetto della distanza e della sicurezza, e in caso di violazione multate i loro genitori, così come state multando gli adulti trasgressori, ma non penalizziamoli tutti. I minori e gli adolescenti, privati dei loro diritti fondamentali, si stanno deprimendo, stanno acquisendo forme sempre più preoccupanti di dipendenza».

Come evitare certe derive? Don Marco ed i suoi catechisti cercano di indirizzare l’utilizzo dei Social verso canali positivi: «Ogni giorno, alle 21, tramite Google-Meet recitiamo il Rosario. Inoltre, alle famiglie dei bambini abbiamo inviato su WhatsApp una nuova Bibbia Illustrata, pensata proprio per i più piccoli. In modo tale che abbiamo qualche spunto di riflessione adatto a loro. Poi, certo, manca il contatto umano nel vero senso del termine ed i catechisti sono molto preoccupati: hanno capito l’importanza e la bellezza di stare in mezzo ai bambini. Una bellezza che, oggi, manca più che mai. Ci è anche difficile entrare direttamente in contatto con i problemi che stanno vivendo i giovani. A meno che non ci arrivi una richiesta di aiuto specifico per un problema, tramite la Rete è complicato avere un contatto diretto su certe questioni».

Insomma, la speranza è che per l’inizio del mese prossimo la morsa della quarantena possa allentarsi; almeno per l’utilizzo di importanti spazi come, appunto, i giardini ed i parchi pubblici. Su questo fronte, dal 4 maggio in poi il Governo dovrebbe lasciare mano libera ai sindaci. A tal proposito: lungo la Riviera delle Palme si va verso una riapertura “controllata” delle aree verdi, come annunciato dalle dichiarazioni di Pasqualino Piunti (sindaco di S. Benedetto) ed Enrico Piergellini (primo cittadino di Grottammare) rilasciate al Corriere Adriatico. Obiettivo: evitare assembramenti. «Ci stiamo già organizzando con la polizia locale ma anche insieme alla polizia di Stato e su questo c’è stata grande sinergia con il questore Pomponio – ha detto Piunti -. I controlli saranno puntuali perché vogliamo evitare che alcuni comportamenti possano vanificare i tanti sforzi fatti in queste settimane. Ci affidiamo al senso di responsabilità delle famiglie ma è chiaro che ci sarà un controllo assiduo».

«I nostri parchi erano aperti h24 – ha aggiunto Piergallini – di conseguenza valuteremo la loro fruizione in determinate fasce orarie, bilanciandole secondo la nostra capacità di controllo. La nostra polizia locale ha fatto molti straordinari, ma abbiamo anche una convenzione con le Guardie Nazionali Ambientali che hanno supportato i nostri agenti anche per altri compiti e che potremo utilizzare per effettuare dei controlli nei momenti di chiusura dei parchi».

 

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