I vescovi suggeriscono ai medici di leggere e tener presente tutti i protocolli stilati dalle organizzazioni dei medici cattolici in rispetto alla vita e alla dottrina sociale della Chiesa, proprio per tutelare la dignità di ogni persona e l’obbligo di prendersi cura di malati e moribondi. I tre portavoce della Conferenza episcopale americana sono consapevoli delle risorse sanitarie limitate con cui in questi giorni il Paese si sta confrontando anche per i notevoli ritardi dei piani di azione e per questo invitano famiglie, pazienti e medici a lavorare insieme per “valutare i benefici e gli oneri di cura, i bisogni e la sicurezza di tutti e distribuire le risorse in modo prudente, giusto e imparziale”. La scorsa settimana il presidente dell’associazione nazionale per la salute aveva messo in guardia dall’utilizzare in maniera indiscriminata la policy di non risuscitare con la rianimazione cardio-polmonare (Dnr) i pazienti affetti da Covid-19. “Non è moralmente appropriato proporre un Dnr universale e unilaterale – aveva ribadito l’organizzazione di ispirazione cattolica – perché ciò elimina il processo decisionale clinico ed erode la relazione paziente-medico senza tener conto del quadro clinico di ciascuna persona che rimane un individuo unico”. Qualora la decisione fosse applicata, l’organizzazione invita a informare familiari e pazienti e accompagnarli con un supporto spirituale e con cure palliative.