DIOCESI – «E’ innegabile, ci prepariamo a vivere questa Settimana Santa con disagio, anche con dolore. Però, allo stesso tempo, il difficile periodo che stiamo vivendo potrebbe diventare un’opportunità. Forse può sembrare una frase banale, ma stando al chiodo dentro casa possiamo tornare all’essenziale. Ossia: dare il giusto peso alle cose. Soprattutto a quelle veramente importanti che, spesso, si apprezzano veramente solo quando vengono a mancare». Sono considerazioni di Don Patrizio Spina: vicario generale della Diocesi e parroco della cattedrale Santa Marina della Marina.

Proprio la Marina è pronta ad ospitare i riti d’avvicinamento alla Pasqua 2020, presieduti dal vescovo: monsignor Carlo Bresciani. Riti trasmessi in diretta su VeraTv (canale 79) ed in streaming sul giornale diocesano www.ancoraonline.it che, appunto, raggiungeranno l’apice con la celebrazione della Risurrezione di Gesù: domenica 12 aprile. I sentimenti contrastanti espressi da Don Spina sono generati da una condizione che ormai tutti ben conosciamo. Ossia i divieti di circolazione e di assembramento delle persone che impediscono di celebrare funzioni religiose alla presenza di fedeli.

La Domenica delle Palme,  5 aprile, la diretta sarà alle ore 10.00.

Tutti le mattine del triduo (giovedì, venerdì e sabato), alle ore 10.00 si terrà l’ufficio delle letture e le lodi mattutine, sempre in diretta televisiva su Vera TV e sul giornale diocesano www.ancoraonline.it

Mentre le altre celebrazioni saranno: giovedì 9 aprile (ore 18) con la Messa in Coena Domini. Tradizionalmente, in quel frangente è prevista la cosiddetta “lavanda dei piedi”: gesto carico di simbologia che questa volta, anche in seguito alle disposizioni di distanziamento interpersonale, non potrà avvenire.

Si arriva così al Venerdì Santo che, in questo tribolato 2020, verrà necessariamente spogliato delle tante e plurisecolari processioni che caratterizzano anche il territorio diocesano. Presso la basilica-cattedrale, sempre dalle ore 18, il vescovo Bresciani guiderà un’azione liturgica, con l’Adorazione della Croce. Don Patrizio ci offre una particolare chiave di lettura: «Probabilmente questo non sarà “un” Venerdì Santo, ma “il” Venerdì Santo per eccellenza: un frangente dal quale magari vorremmo scappare, come tanti scapparono ai tempi di Gesù. Ma chi non è scappa potrà vivere un’esperienza forte». L’esperienza più piena dell’amore di Cristo che, ai suoi tempi, ha rimarcato Don Patrizio, fecero Maria e l’Apostolo Giovanni: sotto la Croce, sino all’ultimo vicino al Salvatore.

Arriviamo così a sabato 11 aprile: Sabato Santo, con la Veglia Pasquale prevista alle ore 18.

Preludio della Santa Messa di Pasqua che il vescovo presiederà alle ore 10.00. Funzioni che, come detto, potranno arrivare nelle case dei fedeli grazie al segnale televisivo o alla rete Internet. In questi giorni, molte più case del solito “ospitano” letteralmente – seppur virtualmente – i sacerdoti che entrano tra le mura domestiche per dire messa.

Chi da solo, chi con la propria famiglia: si segue il rito in maniera totalmente diversa, per certi versi anche più difficile. «Senza l’aiuto delle relazioni di comunità: ricordiamoci che l’uomo è, per definizione, un animale sociale – conclude il parroco della cattedrale -. In ogni caso, devo dire di essere commosso dalla quantità di messaggi e telefonate che ricevo da parte di persone che mi ringraziano per la messa seguita in televisione. Tutto questo mi porta ad una riflessione, con una domanda. Vivremo una Pasqua faticosa, a tratti dolorosa ma, forse, anche per questo più intensa delle altre?».

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