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Presepe Vivente Grottammare, raccolta fondi per gli ospedali e mascherine per chi ne ha necessità

GROTTAMMARE – Una raccolta-fondi da destinare alla locale Asur, per sostenere le attività degli ospedali Madonna del Soccorso (San Benedetto) e Mazzoni (Ascoli): strutture sanitarie provate dalla lotta contro il Coronavirus.
Oltre a ciò, l’imminente acquisto di 1.000 mascherine, da mettere a disposizioni delle persone impegnate in prima linea nell’emergenza. Si muove su questo doppio binario l’attività benefica dell’associazione Presepe Vivente di Grottammare. Un sodalizio, quello guidato da Fabrizio Rosati, che non è attivo soltanto nel periodo natalizio, come dimostra quest’ultima, importante, iniziativa, promossa con il patrocinio dell’amministrazione comunale grottammarese.

Le coordinate bancarie (disponibili qui in fondo all’articolo) sono state attivate alcuni giorni fa. «Diciamo che le prime fasi della raccolta non stanno andando male – sottolinea il presidente -. Ho stimolate moltissime persone, circa 2mila dei miei contatti. Ci sono privati e aziende che, generalmente, sostengono il Presepe Vivente. Certo, qualcuno mi ha risposto che ha già fatto la sua parte, donando in altre sottoscrizioni simili che ultimamente sono state aperte. Non fa niente, l’importante è che ognuno di noi faccia la propria parte. Se facciamo strade diverse per arrivare alla stessa meta, il risultato non cambia». Rosati fa sapere che verso la fine della prossima settimana farà un primo invio di soldi all’Asur, ma il conto resterà operativo fino al termine dell’emergenza.

Inoltre, Rosati afferma di aver attinto dal fondo economico dell’associazione per ordinare dalla Farmacia Rivosecchi 1.000 mascherine: «Dovrebbero arrivare tra pochi giorni. Non appena le avremo, sarà nostra premura, sentito anche il Comune, di metterle a disposizione di associazione impegnate nell’assistenza della popolazione durante questa difficile fase che tutti noi stiamo vivendo».

Rosati e gli altri membri del gruppo mantengono i rapporti principalmente per telefono: «Ci sentiamo spesso, per noi, come per tutto il resto del mondo, è un momento di difficoltà. Ma le difficoltà, per quanto grandi, si affrontano e si superano restando lontani da questa tremenda malattia. Per questo, anch’io chiedo a tutti di rimanere in casa il più possibile, uscendo solo per l’indispensabile. Dobbiamo avere pazienza ancora per qualche settimana, con la prospettiva che stiamo facendo qualcosa di fondamentale non solo per la nostra vita, ma anche per quella degli altri».

 

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Marco Braccetti: