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Filippine: massima allerta per il vulcano Taal

Nella serata (ora locale) del 12 gennaio c’è stata una violenta eruzione del vulcano Taal, nell’arcipelago filippino a 65 km a sud della capitale Manila e anche le focolarine della Mariapoli Tagaytay “Pace”, la cittadella dei Focolari situata nei pressi del lago Taal, si sono trasferite a Manila insieme ai sacerdoti e seminaristi. La cittadella è ricoperta di cenere e fango. L’evacuazione – spiegano all’ufficio comunicazione dei Focolari a Roma – si è resa necessaria dopo che l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia ha avvertito del rischio di “un’imminente eruzione pericolosa” accompagnata dalla possibilità di “un tsunami vulcanico”. Le autorità hanno quindi emesso un ordine di “evacuazione totale” della zona a rischio che interessa quasi mezzo milione di persone, esattamente 450mila. A soli 66 chilometri da Manila il vulcano ha messo in allerta anche la capitale. La cenere, infatti, sta raggiungendo la capitale dove cominciando a scarseggiare nei negozi le mascherine che i residenti sono invitati ad indossare, secondo quanto riporta la Bbc. L’aeroporto di Manila ha interrotto tutti i voli a causa della vicinanza del vulcano in eruzione.
I focolari daranno aggiornamenti sulla situazione. La Mariapoli “Pace” di Tagaytay è una delle cittadelle del Movimento dei focolari nel mondo ed è stata fondata da Chiara Lubich nel 1982. Proprio nelle adiacenze di Tagaytay, è sorta anche per desiderio della conferenza episcopale una “scuola” per sacerdoti asiatici. Da allora gli sviluppi sono stati inaspettati. In particolare, tra le decine di costruzioni che hanno visto la luce in questi anni, va segnalata la costituzione di una scuola per il dialogo con le grandi religioni dell’Asia, rivolta in particolar modo a musulmani e buddhisti, ma anche indù, scintoisti.

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