MARCHE – “Signore Gesù, che hai rifiutato di far scendere il fuoco su quanti non accoglievano il tuo passaggio e hai saputo attendere e pazientare fino a restare solo ed incompreso, fa che non mi perda d’animo quando proprio quelli per cui mi affatico irridono i miei sforzi, rifiutano le mie proposte, obliterano i miei sussidi, mentre pretendono di essere comunque provveduti, disvelano ai fedeli tutti i segreti della Scienza e della conoscenza, esclusi quelli dell’amministrazione parrocchiale; e dammi forza per continuare ad essere così ingenuo da sognare e costruire una chiesa secondo il tuo cuore”.
Con la preghiera del Cardinale Attilio Nicora, sabato 30 novembre 2019, presso l’Episcopio dell’Arcidiocesi di Fermo, si è tenuto l’incontro degli incaricati del Sovvenire delle diocesi Marchigiane.
Erano presenti all’incontro: l’incaricato di Ancona-Osimo, don Alberto Pianosi; l’incaricato di Fabriano, Massimo Stopponi; il sostituto dell’incaricato di Ascoli Piceno, Pietro Spinelli; l’incaricato di Fano, Umberto Lorenzetti; l’incaricato di Fermo, don Michele Rogante; il collaboratore della diocesi di Jesi, Gianfranco Rossi; l’incaricato di Pesaro, Massimo Agostini; l’incaricato della diocesi di San Benedetto del Tronto, Simone Incicco ed il collaboratore Giuliano Vagnoni e l’incaricato di Urbino, Domenico Campogiani.
Ad accogliere i presenti, l’Arcivescovo delegato della CEM, S. E. Mons. Rocco Pennacchio, che ha aperto i lavori facendo i migliori auguri al nuovo incaricato regionale, Alessandro Molini.
L’Arcivescovo ha poi ricordato il convegno nazionale del Sovvenire che si è tenuto nella prima settimana di ottobre a Palermo ed ha ricordato l’importante figura di Don Pino Puglisi. È seguito poi l’intervento dell’incaricato regionale Molini: “Ben ritrovati, con piacere e un poco di sacrificio, ho accettato questo incarico regionale, raccogliendo il buon lavoro fatto da don Alberto Pianosi”.
La parola è poi passata ai vari incaricati diocesani sul lavoro fatto nelle realtà locali durante l’anno in corso. Don Michele di Fermo ha raccontato come, nella sua diocesi, in vista della giornata di sensibilizzazione vissuta lo scorso 24 novembre, abbia cercato di potenziare l’aspetto comunicativo presentando alla stampa i lavori ed i progetti realizzati attraverso i fondi dell’8xmille (creando inoltre un’area dedicata al Sovvenire nel sito dell’Arcidiocesi); Don Alberto Pianosi, di Ancona, ha invece evidenziato un incontro che si è tenuto poche settimane fa presso la sua diocesi, dove un sacerdote ha testimoniato come grazie ai fondi dell’8xmille i preti ammalati e anziani siano sostenuti ed accompagnati nelle loro difficoltà.  L’incaricato di Fano, Lorenzetti, ha invece ripercorso i vari incontri che si sono succeduti nella sua diocesi e come sia riuscito a coinvolgere le ditte che lavorano per la curia, con una richiesta di offerta liberale.
L’incaricato diocesano di San Benedetto del Tronto, Incicco, ha invece illustrato il progetto che si sta realizzando nella sua diocesi: “Cronisti per il Sovvenire”.  Un progetto importante che sta coinvolgendo tanti ragazzi delle scuole superiori del territorio e che porterà i giovani alla realizzazione di video servizi, trasmissioni radio e alla realizzazione di articoli, sulle opere realizzate grazie ai fondi dell’8xmille nella sua diocesi.
Alessandro Molini, referente regionale, ha poi affermato: “Come abbiamo visto non esiste una ricetta su come agire all’interno delle parrocchie e delle diocesi. È importante, a mio avviso, puntare su due elementi: formare e rendicontare. Fare formazione in quanto prima ancora della firma deve esserci coscienza da parte delle persone sull’importanza dell’8xmille per la vita della comunità. Rendicontare, poi, con la massima trasparenza. Sicuramente cercheremo, durante il prossimo anno, di organizzare un momento formativo a livello regionale dove coinvolgeremo le ACLI, il MCL e i commercialisti. Vi ringrazio per la vostra preziosa opera e per il vostro servizio”.
 
L’Arcivescovo Pennacchio, a conclusione dell’incontro, ha poi ringraziato i presenti per il prezioso lavoro a servizio della Chiesa evidenziando come i frutti si siano visti e si continuano a vedere. Tra le varie proposte emerse, cercherò di favorire, per quanto possibile, quella di coinvolgere in un momento formativo i seminaristi del Pontificio Seminario Regionale di Ancona. Per quanto riguarda la formazione, nella nostra Arcidiocesi di Fermo, dal prossimo anno faremo inserire nel piano di studi della scuola di formazione teologica diocesana (tre anni totali, dei quali due “di base” ed un terzo di “specializzazione”), un corso sul Sovvenire e sull’amministrazione dei beni ecclesiastici. L’importante è camminare a piccoli passi, poi i risultati arriveranno”.
La mattinata si è conclusa con un momento di convivio offerto dall’Arcivescovo di Fermo.

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