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Il vescovo Carlo agli studenti di Cupra: “Ragazzi potete fare tanto, potete essere caritatevoli l’uno con l’altro”

CUPRA MARITTIMA – Ieri, lunedì 2 dicembre, il vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Monsignor Carlo Bresciani, ha presieduto la Santa Messa nella chiesa di san Basso di Cupra Marittima, per gli studenti l’IPSSCSS “Ciccarelli”.

Presente il preside Piergallini, la reggente del plesso Canaletti, il sindaco di Cupra Piersimoni, gli insegnanti e gli alunni dell’istituto.

Il vescovo Carlo nell’omelia ha detto: “Ringrazio il preside, gli insegnanti e gli alunni presenti e il sindaco di Cupra che si è unito a noi. Riflettendo sul brano del Vangelo, si presenta come centrale la vicenda del centurione romano che va da Gesù per chiedere di guarire il suo servo. Si tratta di una situazione atipica e un poco strana, visto che a quell’epoca i Romani dominavano le regioni dove viveva Gesù. Il centurione, dunque, il dominatore, va da Gesù, un uomo che vive sotto il suo dominio, per chiedere di guarire un suo servo, un uomo “senza valore”, l’ultimo degli ultimi. Lui era un centurione, aveva cento soldati al suo comando, poteva non importarsene di un servo sul quale aveva il potere di vita e di morte; invece no, chiama Gesù per farlo guarire. Tutto questo ci fa riflettere, ci fa capire, ci fa comprendere cosa sia la carità. E Gesù va da lui senza preoccuparsi di chi lo ha chiamato, Gesù lo accoglie, Gesù accoglie la sua richiesta. Gesù accetta perché il centurione si preoccupa della salute del suo schiavo, perché il centurione dimostra di avere un cuore grande. Questo centurione dice a Gesù: “Non venire, non ti scomodare, ma basta che dici solo una parola…” E anche noi, ogni volta che celebriamo la Messa, ripetiamo la preghiera di questo centurione: “Signore non sono degno…ma di soltanto una parola…”. In questo brano vediamo che il centurione, pur essendo un pagano, ha una fede carica di carità. Non è andato a chiedere a Gesù nulla per sé, ma per il suo servo: il suo è stato un gesto grande, pieno di carità. Anche noi dobbiamo imitarlo, pregare per gli altri, per chi ha bisogno, non sempre e solo per noi stessi.”

Il vescovo Bresciani ha poi proseguito rivolgendosi ai ragazzi: ” Anche voi potete fare tanto, potete essere caritatevoli l’uno con l’altro. Nelle vostre giornate cercate di essere caritatevoli, aiutatevi vicendevolmente perchè la fede senza la carità non è nulla”.

La liturgia è stata animata da un coro composto dagli alunni dell’Istituto e al termine della Messa don Matteo ha ringraziato il vescovo Bresciani e tutti i presenti.

Il preside Piergallini ha sottolineato come l’istituto e gli insegnanti hanno a cuore la crescita culturale, scolastica ma anche umana dei ragazzi.

Il sindaco di Cupra Piersimoni ha affermato di essersi sentito ben accolto dall’istituto come in una bella e generosa famiglia; inoltre ha invitato i ragazzi a gioire e a sentirsi fortunati ad avere degli insegnanti che si preoccupano di loro con affetto e con zelo.

 

Patrizia Neroni: