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Don Gian Luca Rosati: “Con ogni mezzo si esorcizza il fantasma di case popolari”

DIOCESI – Pubblichiamo la riflessione del parroco di Cristo Re, Don Gian Luca Rosati, tratta dal suo blog gioiaepace.blogspot.com

Trovami casa
è vero che non è compito del parroco trovare casa ai suoi parrocchiani, ma la sera il parroco fatica a trovare pace e a sorridere al mondo, perché pensa alla notte di chi non ha trovato un tetto e ha solo coperte e cartoni. le ore del giorno Lazzaro e i Suoi le passano girovagando qua e là, senza una meta, animati da una debole speranza.
23 ottobre e fa ancora caldo.
il clima sembra avere un po’ di pietà e di compassione, almeno da queste nostre parti.
pietà e compassione che erode non aveva duemila anni fa, eppure il suo palazzo era maestoso, eppure i ricchi epuloni banchettavano, dunque i mezzi per aiutare i miseri non mancavano, che c’entra adesso erode?
boh
è arrivato senza bussare, Lazzaro e i Suoi all’aperto, un’altra notte, le stelle, la luna, e loro pastori erranti.
sono ancora uomini, loro in ritirata dalla vita, loro che non hanno riparo? che vuole farci, padre?
dormitori non ce ne sono, e con ogni mezzo si esorcizza il fantasma di case popolari, ci sono Caritas e Case di accoglienza, figlie di Compassione e Provvidenza, ma anche lì a un certo punto i posti mancano, ci vorrebbe una Confraternita!
ci vorrebbe un Santo! un San Francesco o un San Filippo o un San Camillo o una Madre Teresa o un Fratel Ettore, ci vorrebbe Gesù!
ma anche Lui, senza permesso, senza prenotazione, senza conto in banca, senza garanzie,… senza amici che contano,… nemmeno in una grotta o in una stalla.
per Lui un tetto di luna e di stelle, coperte e cartoni al posto della paglia.

Redazione:

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