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Le mamme della Parrocchia di San Benedetto Martire a Manoppello

Le mamme della parrocchia di San Benedetto Martire

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 11 maggio, con partenza alle ore 8.00, noi mamme della Parrocchia di San Benedetto Martire, in occasione della loro festa, abbiamo partecipato alla gita a Manoppello – Ortona con l’accompagnamento del parroco don Guido e del diacono Emanuele, anche nostro autista per un giorno. Durante il percorso abbiamo lodato il Signore con la preghiera del mattino e, baciati dal sole, ci siamo lasciati guidare dolcemente. Alle ore 10.00 siamo arrivate a destinazione.
La prima tappa è stata a Manoppello, un borgo tranquillo, incantevole dell’entroterra abruzzese al confine con la Maiella. Ci siamo subito dirette al Santuario “luogo di conversione, di riconciliazione con Dio e oasi di pace”. Entrate, ci siamo avvicinati all’altare maggiore, in particolare all’ostensorio che custodisce gelosamente la reliquia che riproduce su un delicato tessuto di bisso, il Volto di Cristo. Racchiuso da due vetri c’è un velo sottile che mostra da ambo le parti il Volto misterioso dalla fronte spaziosa, dallo sguardo penetrante, mesto e dolce. Abbiamo pregato in silenzio davanti al Volto e siamo rimaste colpite dalla tonalità del colore, delle labbra leggermente rosse, dalla bocca semiaperta, dalle pupille aperte in modo irregolare che annullano ogni aspetto materiale. Dopo aver partecipato con profonda devozione alla Santa Messa celebrata da don Guido, abbiamo raggiunto nella zona della mostra fotografica il frate cappuccino che ci ha illustrato in maniera dettagliata la storia del mirabile volto e gli studi effettuati sullo stesso oggetto. Il frate ci ha permesso di vedere l’ingrandimento delle immagini del Volto Santo, della Sacra Sindone, del Velo di Oviedo e della loro perfetta sovrapponibilità. Da uno studio condotto dalla suora Blandina Paschalis Schlömer è stata evidenziata la tesi della somiglianza del Volto Santo con la stessa Sacra Sindone di Torino, le due reliquie si riferiscono allo stesso volto. Dopo aver ascoltato con partecipazione ed interesse le spiegazioni del frate, ammaliate dallo sguardo del Santo Volto, siamo uscite dal santuario con l’animo colmo di gioia e di stupore. All’aperto abbiamo ammirato i colori vividi della natura, passeggiando e conversando abbiamo arricchito e consolidato i rapporti di amicizia, abbiamo scattato numerose foto individuale e di gruppo. Dopo aver consumato il pasto nella Casa del Pellegrino in un’atmosfera di allegria, di gioiosa convivialità. Abbiamo proseguito il viaggio alla volta di Ortona.
Come prima visita siamo andate a visitare la Concattedrale di San Tommaso Apostolo. Entrate, ci siamo immerse nel silenzio e nelle bellezze dell’interno, anche se la chiesa è stata ricostruita più volte. L’ultima dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Accompagnati dalla guida, ci siamo raccolte in preghiera nella cripta sotto l’altare maggiore dove sono custoditi i resti mortali dell’apostolo Tommaso riportati ad Ortona intorno al 1200 dopo un lunghissimo viaggio di recupero dalle India. Bellissimi i basso rilievi della navata di sinistra che abbiamo fotografato.
Uscite dalla Concattedrale ci siamo dirette verso il Castello Aragonese, antica fortezza di difesa della città e delle coste, anch’esso distrutto dalla ferocia delle guerre. Si erge sul colle di fronte al porto, posto su una posizione splendida abbiamo camminato al suo interno molto curato e dalle sue torri abbiamo goduto scorci di mare ed un panorama mozzafiato. Anche questo, stupendo spettacolo, con vista dell’Adriatico. Durante il viaggio di ritorno abbiamo recitato il Santo Rosario e i Vespri con fede e profondo raccoglimento ringraziando il Signore per la radiosa giornata, ricca di emozioni, di sensazioni piacevoli, di rapporti umani, di momenti spirituali di rara ed elevate bellezza. Ringraziamo vivamente don Guido, il diacono Emanuele per la valida organizzazione e l’ottima riuscita del viaggio tra spiritualità, cultura, umanità e natura.

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