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Iraq: Waqf, a Mosul chiese recintate e chiuse per evitare che diventino discariche

Sono iniziati, a Mosul, i lavori di restauro della cattedrale di San Ephrem e del monastero di San Giorgio: a darne notizia è Safa Hanna Safo, responsabile del dipartimento di ingegneria per l’ufficio governativo di Mosul che si occupa di gestire le proprietà immobiliari delle chiese cristiane e delle altre religioni in Iraq (Waqf). Intervistato dal sito ankawa.com, rilanciato da Baghdadhope, il responsabile ha anche aggiunto che il suo ufficio ha completato “i lavori di recinzione e chiusura della maggior parte delle chiese della città. Lavori resisi necessari dal fatto che le chiese erano diventate per il vicinato depositi di immondizia. Questi lavori si sono svolti nella maggior parte dei casi nella parte destra della città ma hanno coinvolto anche chiese situate a sinistra del fiume che la attraversa”. La notizia riguardante le chiese recintate e chiuse, secondo il sito baghdadhope, è “un forte colpo al tentativo di riportare la normalità nella città di Mosul sconvolta da tre anni di dominio dell’Isis, normalità che dovrebbe veder tornare a viverci anche i suoi abitanti cristiani. L’Isis ha saccheggiato, bruciato, distrutto e profanato le chiese. Gli abitanti di Mosul che le stanno usando come discariche certo non stanno mostrando rispetto per i luoghi di culto cristiani”. I lavori di restauro nelle chiese sono condotti in collaborazione con il dipartimento di ingegneria dell’Università di Mosul e grazie ai fondi stanziati al proposito dal Dipartimento di Stato americano attraverso un progetto curato dall’Università della Pennsylvania. Il dipartimento del Waqf partecipa inoltre alle riunioni che si tengono al fine di rendere operative le decisioni prese dall’Unesco nel corso della conferenza internazionale “Revive the Spirit of Mosul” svoltasi lo scorso anno a Parigi.

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