SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quattro giorni con una cattedrale frequentata da tantissimi fedeli. Qualcuno proveniente anche da fuori del territorio della nostra Diocesi, richiamato dalla forza di una figura tanto umile materialmente quanto potente a livello spirituale. Si è chiuso nella serata di martedì 21 maggio, il programma delle celebrazioni per Santa Bernadette Soubirous.

Da sabato, nella basilica Santa Maria della Marina erano esposte le reliquie della veggente della Madonna di Lourdes, nell’ambito di un vero e proprio “tour” che ha toccato e continuerà a toccare numerose zone d’Italia. Ma questa era l’unica occasione tra Marche e Abruzzo e la straordinarietà dell’evento si è vista dalla massiccia partecipazione popolare alle quattro giornate di preghiera.

Nella messa presieduta domenica pomeriggio il Vescovo Carlo Bresciani ha affermato:

Di grande impatto la fiaccolata e la preghiera rivolta a Maria, svoltasi nella serata di domenica.
Oltre 300 persone hanno gremito la cattedrale per assistere alla lettura del Vangelo ed alla successiva omelia del vescovo Carlo Bresciani: presenti tanti volontari dell’Unitalsi  (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari internazionali) insieme ai confratelli della Pietà e della Morte di Monteprandone.

Nella sua riflessione, il vescovo Carlo ricordato il valore simbolico dell’apparizione di Maria proprio a Bernadette: povera e ultima tra gli ultimi per la società, ma non agli occhi di Dio che proprio a lei si è manifestato attraverso la Santa Vergine.«Dio non esclude nessuno, tutti siamo preziosi davanti a Dio, nessuno escluso. Non è  solo il Dio dei sapienti, ma sceglie i semplici, quelli che il mondo sembra mettere da parte – ha detto monsignor Bresciani -. E Bernadette, avendo accettato le parole di Maria, quanto bene ha fatto e quanto ne continua a fare. Ha vissuto la Parola di Dio con semplicità, mettendola al centro della sua vita com’è giusto che sia per noi cristiani che non dobbiamo mettere noi stessi al centro. Quando lo facciamo sbagliamo, al centro ci deve essere Lui e questo Bernadette l’ha fatto, dando un esempio portando con amore anche la Croce della sofferenza fisica, poiché non godeva di buona salute. Anche in questo è un modello per quanti vanno ad incontrare Maria».

 

Poi una breve sortita in piazza Nardone per una processione a lume di candela e sotto una leggera pioggia che non ha spento l’ardore della Fede. Un ardore rinsaldato dal canto “E’ l’ora che pia”, alias: “Ave Maria di Lourdes”. La gran folla è quindi rientrata in Cattedrale per ricevere la benedizione da parte di monsignor Bresciani. Terminata la funzione, diverse persone si sono avvicinate alla teca delle reliquie – scortata dai volontari dell’associazione nazionale carabinieri, tra cui c’era anche la consigliera comunale di maggioranza Mariadele Girolami – per un ulteriore preghiera, una carezza o un bacio.

 

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