Asia Bibi, la contadina di religione cristiana condannata a morte nel 2010 in Pakistan e assolta dopo un incubo durato otto anni, è arrivata in Canada. “È un grande sollievo sapere che Asia Bibi e la sua famiglia sono in salvo. Non avrebbe mai dovuto essere arrestata, tanto meno essere condannata a morte. Il fatto che abbia subito minacce di morte persino dopo essere stata assolta ha reso la sua vicenda ancora più ingiusta”, ha dichiarato Omar Waraich, vicedirettore di Amnesty International per l’Asia meridionale. “Il caso di Asia Bibi è l’esempio di quanto siano pericolose le leggi sulla blasfemia in Pakistan e dimostra quanto sia urgentemente necessario abolirle”, ha aggiunto Waraich: “Queste norme sono generiche, vaghe e coercitive. Sono usate in modo sproporzionato per colpire le minoranze religiose e per accusare falsamente persone per mera vendetta privata”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *