Con il supporto del Fondo dell’Unione europea per la risposta alla crisi siriana, il Fondo Ue “Madad”, l’Unicef e Jad Rahbani, figlio di Elias, hanno tenuto 11 workshop per circa 300 bambini, fra cui bambini con disabilità, per formarli e registrare la versione riarrangiata delle canzoni. Ai workshop hanno partecipato bambini da Giordania, Iraq, Libano, Palestina, Siria e Turchia.
“I bambini da Siria, Libano, Giordania e Turchia stanno imparando insieme e stanno stringendo amicizie attraverso questo progetto – ha dichiarato Michael Köhler, direttore per il Vicinato Mediorientale alla Dg Near della Commissione europea -. Supportare l’istruzione dei bambini provenienti dalle comunità locali e rifugiate è una priorità fondamentale per l’Unione europea. Anche permettere alle giovani generazioni di frequentare la scuola e workshop musicali insieme aiuta a creare legami più forti tra loro, fattore molto importante visto che questi bambini sono i pilastri per il futuro delle loro società e della loro regione”.
Questo progetto fa parte dei Core Commitments for Children (gli impegni fondamentali per i bambini) colpiti da crisi. L’Unicef fornisce supporto psicosociale come parte della sua assistenza in risposta a conflitti e crisi. A causa della guerra all’ottavo anno in Siria, 8 milioni di bambini hanno attualmente bisogno di assistenza, fra cui supporto psicosociale.
“I bambini siriani hanno sopportato cose a cui nessuno dovrebbe assistere. Molti portano cicatrici invisibili. Il supporto psicosociale, anche attraverso un progetto come ‘11’, con musica e arte, ha dimostrato di aiutare i bambini a superare gli shock che hanno passato e di riconnetterli gradualmente con la loro infanzia – ha sottolineato Geert Cappelaere, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa -. Senza questo supporto, i bambini rischiano di portarsi dietro le loro ferite aperte con gravi conseguenze da adulti”.
Nel corso della crisi, l’Unicef ha raggiunto 757.000 bambini con supporto psicosociale in Siria e nei Paesi vicini.