“A pagare il prezzo più alto nella guerra che infiamma la Siria da otto anni sono i civili, soprattutto bambini e donne”. Il card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, va diritto al punto. Invitato da Vatican News a commentare le parole che Papa Francesco ha pronunciato nei giorni scorsi sul conflitto siriano al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il card. Zenari sottolinea quanto le condizioni umanitarie siano di giorno in giorno sempre più drammatiche. “Dodici milioni di siriani – afferma – vale a dire la metà della popolazione, è tuttora fuori dalle proprie case”: di questi “circa 6 milioni e mezzo sono sfollati interni, più volte sfollati”, e “circa 5 milioni e mezzo sono rifugiati nei Paesi circostanti”. Paesi per i quali Papa Francesco ha espresso riconoscenza, auspicando “che i rifugiati possano fare rientro in patria, in condizioni di vita e di sicurezza adeguate”. Zenari ricorda inoltre che in questi otto anni di conflitto, la popolazione sono è stata protetta e sono stati colpiti molti ospedali. “Secondo l’Oms – precisa il nunzio – il 54% degli ospedali pubblici in Siria o sono completamente chiusi o sono solo parzialmente operanti”.