SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A margine della presentazione del libro “Coi piedi per terra” di Guido Castelli, avvenuta nella serata di martedì 28 agosto presso la Palazzina Azzurra, abbiamo chiesto all’autore e Sindaco di Ascoli una dichiarazione riguardo le pesanti offese (si veda sotto una raccolta antologica dei peggiori insulti e ci scusiamo con i lettori per le volgarità riportare per dovere di cronaca) che in questi giorni sono state rivolte sui social al vescovo di Ascoli Mons. Giovanni D’Ercole e all’intera diocesi per la scelta di ospitare alcuni immigrati della nave “Diciotti”.

Il primo cittadino di Ascoli così ci ha risposto:“Mons. D’Ercole e tutta la diocesi incessantemente continuano ad alimentare iniziative e opere di sostengo, senza i quali la povertà e la fragilità ad Ascoli non ci vedrebbe all’altezza di giuste misure.
Quindi credo che, a margine di queste polemiche, innanzitutto sia profondamente ingiusto non considerare quello che la diocesi e il vescovo fanno per il contrasto all’indigenza, alla povertà, recando sollievo alle famiglie che si trovano in situazioni di crisi.
Al di là della scelta specifica dell’accoglienza dei migranti, è stato ingeneroso non considerare invece il rapporto di assoluta collaborazione e lealtà che la diocesi ha con l’istituzione comunale proprio per dare speranza ai poveri della nostra città.
In più voglio considerare che, rispetto alla vicenda della Diciotti, è stato lo stesso ministro Salvini a ringraziare la Cei del suo impegno: probabilmente non si è tenuto in considerazione che, proprio grazie all’intervento della Chiesa Italiana, quella vicenda si è conclusa in maniera soddisfacente anche dal ministro Salvini. Purtroppo quando si pensa troppo ai like e poco ai ragionamenti non sempre si rende giustizia alla verità”.

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