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La marineria sambenedettese a Roma: “mangiamo pane (e pesce), ma viviamo di bellezza!”

DIOCESI – Mangiamo pane (e pesce), ma viviamo di bellezza! È il motto dei cittadini sambenedettesi, capitanati dall’ufficio diocesano per l’apostolato del mare, che con stupore si sono accostati alla magnificenza dell’architettura e dell’arte della capitale. Una gita per la marineria sambenedettese e tutti gli operatori del porto con le loro famiglie che si apre con la visita al Pontificio collegio irlandese,  fondato nel 1628 dal francescano irlandese, don Luke Wadding O.F.M. con il cardinale italiano Ludivico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XV.

Dopo quasi quattrocento anni, l’Irish College continua a realizzare lo scopo per cui è stata fondato, l’educazione degli studenti per il sacerdozio in Irlanda. Oggi ospita anche sacerdoti irlandesi che stanno facendo studi postuniversitari a Roma, oltre a sacerdoti  provenienti da altre parti del mondo. In particolare, negli ultimi anni, gli studenti delle Chiese ortodosse hanno studiato al Collegio sotto gli auspici del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani.

Il gruppo ha celebrato in mattinata la s. messa presso la Cappella del Pontificio Collegio Irlandese, dedicata a Tutti i Santi dell’Irlanda, curata dal gesuita sloveno p. Marko Ivan Rupnik e dalla comunità ecumenica internazionale di artisti del Centro Aletti di Roma. I mosaici al suo interno tramandano l’antica convinzione che la preghiera della comunità cristiana riunita qui sulla terra sia una sola e uguale a quella della comunione dei santi in cielo.

Dopo l’agape fraterna, la visita alla casa Generalizia dei Padri Salvatoriani, casa di formazione di centinaia di candidati, per nuovi missionari, casa di accoglienza. La galleria del primo piano lascia senza fiato per la bellezza delle volte affrescate con la storia di Salomone. L’ascensore porta al quarto piano per raggiungere il terrazzo dove si conclude la scoperta del Palazzo. La vista è indescrivibile: da una parte si riceve l’abbraccio della Basilica di San Pietro e dei Musei Vaticani e dall’altro lo sguardo si perde sui monumenti della città. Sullo sfondo appaiono le colline di Roma ed in cielo i gabbiani. I Salvatoriani sono convinti che la vera salvezza sia integrale, cioè coinvolga la vita umana delle persone a tutti i livelli: materiale, intellettuale, morale e spirituale. Per questo costruiscono scuole, ospedali, seminari, fondano università, realizzano progetti di energia verde per favorire lo sviluppo sociale delle comunità e aiutano migliaia di persone a costruire per sé ed i loro figli una vita migliore.

Con la bellezza negli occhi, il pomeriggio è proseguito con la visita al palazzo apostolico Vaticano, il complesso di oltre 1.000 stanze tra cui l’Appartamento Papale, la Sala del Concistoro, dove Benedetto XVI annunciò la rinuncia al ministero petrino e gli Uffici del governo della Chiesa cattolica. Il gruppo ha avuto modo di ammirare la cappella redemptoris Mater, la Sala Regia, la sala Ducale e la cappella Paolina. Gli ultimi tre sono luoghi legati al conclave.
Tutti i partecipanti si sono detti entusiasti e sorpresi da cotanta bellezza e dalla calorosa accoglienza riservata loro da guide, prelati, accompagnatori
Naturalmente costoro sono stati omaggiati con del buon pesce dalla marina sambenedettese.
Michela Galieni: