L’immagine del Papa come supereroe, con la sua valigetta di “valores”, ha fatto il giro del mondo, divenendo l’icona di un Papa “pop”. Ad intervistare Mauro Pallotta, in arte Maupal, l’artista romano diventato celebre grazie a questo e poi ad altri murales su Francesco, è la rivista “Il Regno”, nell’ultimo numero. “Essendo nato e cresciuto ai piedi del Vaticano – racconta – ho da sempre avuto un’educazione cattolica, anche se ammetto di non essere un fervente praticante. Certamente credo però in Dio e con l’avvento di Francesco ho visto il ruolo del Papa sotto un’altra luce: non solo come un capo religioso ma anche come qualcosa di più. Un modo di essere e di fare differente, dal quale traspaiono un’umiltà e un’umanità rare”. Francesco, per Maupal, “è un Papa che ha una forte empatia con tutti, pur rimanendo un uomo di ‘potere’ per il ruolo che ricopre. Per questo lo considero un esempio da seguire e ho voluto raffigurarlo come un supereroe. Però molto umano: ha un po’ di pancia, gli occhiali da vista e la sciarpa del San Lorenzo, che in qualche modo rappresenta la sua fede terrena verso cose molto semplici e comuni come il calcio. Ho voluto così avvicinarlo fortemente alla gente normale, anche perché secondo me lui è portato per natura a entrare in contatto con chiunque. Un ritratto che molti, soprattutto fra i media, hanno riconosciuto come fedele a ciò che trasmette alle persone”. “